Genova. Una lettera con richiesta di incontro al prefetto Fiamma Spena, inviata per conoscenza al sindaco di Genova Marco Bucci, vista la smentita del capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale Alberto Rosso, dell’interesse sul P1HH costruito da Piaggio. L’hanno inviata ieri le segreterie di Fim, Fiom e Uilm Genova.
Nell’incontro del 26 febbraio, ricordano i sindacati, il governo aveva annunciato l’acquisto di 4 velivoli e per voce del colonnello Liggio del ministero della Difesa, ne elencavano l’utilità.
I lavoratori, appreso la nuova e diversa posizione del ministero della Difesa, sono nuovamente preoccupati, si legge nella nota congiunta delle segreterie “dall’incertezza in cui versa l’azienda, aggravata dal fatto che solo per il prossimo mese sono presenti le retribuzioni”. Un problema di liquidità, dunque.
Intanto per i dipendenti Piaggio oggi in amministrazione controllata, la situazione è sempre più incerta: con la legge Marzano hanno ferie e premi bloccati e così le ferie che l’azienda gli ha fatto prendere ora li ha pure messi in debito con la nuova società in amministrazione straordinaria. In più niente tredicesima, niente premi, contributi che non vengono versati. “L’unica cosa che ci viene garantito è il tfr grazie a un apposito fondo Inps – racconta un lavoratore – per il resto tra promesse del governo e lo spacchettamento che sicuramente ci ritroveremo a giugno i dirigenti Piaggio sono rimasti al loro posto e a pagare sono sempre e comunque gli operai”.
Nel frattempo arriva la risposta del deputato Roberto Traversi, membro della commissione difesa, specifica: “Nel 2012 il segretario generale della Difesa emise una manifestazione di interesse per dieci droni P1HH e quindi le parole del capo di Stato maggiore, oggi un po’ stupiscono. Confermo quanto detto lunedì allo stabilimento e specifico che questa settimana la commissione bilancio alla Camera esaminerà la nostra decisione di sostenere la realtà di Piaggio Aereospace con un investimento di 250 milioni e così si definirà il parere della commissione Difesa. Sappiamo e abbiamo precisato che non è un intervento risolutivo per Piaggio, ma rappresenta auspicio che nel giro di due anni l’azienda possa essere in grado di camminare con le proprie gambe. Da parte mia e del governo ci sarà sempre attenzione a non commettere gli stessi errori del passato, quando si dava ossigeno alle aziende per qualche anno al fine di prendere voti, senza curarsi del futuro di queste importanti realtà strategiche per il Paese”.