Genova. Per il terzo anno consecutivo Ekom partecipa a fianco di Banco Alimentare alla raccolta di beni alimentari destinati alle persone in difficoltà. Anche quest’anno, dal 19 marzo al 14 aprile, in tutti i punti vendita Ekom di Liguria e Piemonte, sarà possibile aderire alla Spesa SOSpesa.
L’iniziativa consente di acquistare i prodotti di prima necessità suggeriti dal Banco Alimentare – ed evidenziati sugli scaffali con il cartellino “Prodotto SOS” – e riporli negli appositi contenitori. I volontari dell’Associazione Banco Alimentare della Liguria provvederanno al ritiro e alla distribuzione alle famiglie bisognose.
I prodotti SOS sono beni di prima necessità come pasta, tonno, olio, caffè, biscotti, passata di pomodoro, legumi, prodotti per l’infanzia, zucchero, fette biscottate, omogeneizzati, latte a lunga conservazione.
“La nostra collaborazione con Banco Alimentare continua: siamo orgogliosi di proseguire il percorso intrapreso a fianco delle famiglie in difficoltà” afferma Giuseppe Marotta, direttore generale Ekom, che prosegue: “La spesa SOSpesa è un’iniziativa positiva che aiuta tante persone, voglio ringraziare ancora una volta tutti i nostri clienti che insieme a noi scelgono di fare del bene con un piccolo gesto concreto. Nelle prime 2 edizioni abbiamo raccolto oltre 10 tonnellate di prodotti: segnale importante che ci spinge a continuare in questa direzione”.
“Il sostegno di Ekom è davvero di grande importanza data l’ampia varietà di prodotti che vengono donati e che riusciamo successivamente a distribuire alle 394 realtà caritative del territorio ligure con noi convenzionate che aiutano oltre 55.800 persone in difficoltà. Questo aiuto ci permette di rispondere in maniera ancora più efficace al bisogno che ci circonda, ma non solo.” afferma Gabriella Andraghetti, Presidente dell’Associazione Banco Alimentare della Liguria. “Questa iniziativa ha anche un’importante valenza perché permette a tutti i consumatori, attraverso un gesto semplice, di sperimentare un vero senso di condivisione dei bisogni dei poveri”.