Lettera aperta

Morandi, Pd scrive a Bucci: “Poca trasparenza, commissario incontri i cittadini e territorio”

Generica
Foto d'archivio

Genova. “Il sindaco-commissario convochi al più presto una serie di incontri pubblici a Sampierdarena e in Valpolcevera per spiegare ai cittadini come si svolgeranno le operazioni di demolizione del Morandi e quelle di realizzazione del nuovo ponte autostradale, illustrando anche gli eventuali rischi per la salute delle persone”.

A chiederlo con una lettera inviata al primo cittadino Marco Bucci sono i capigruppo del Partito Democratico in Comune e Regione Cristina Lodi e Giovanni Lunardon.

“Le comunicazioni della struttura commissariale, finora, sono state spesso poco chiare, contraddittorie e ben lontane da un percorso reale di partecipazione e trasparenza – spiegano Lodi e Lunardon – e quindi, vista anche la scoperta di tracce di amianto nella pila 8, abbiamo deciso di scrivere ufficialmente al primo cittadino per chiedere al Comune di avviare una serie di incontri sul territorio, per illustrare gli interventi che verranno messi in atto nei prossimi mesi. Bucci non è solo il commissario alla ricostruzione è anche il sindaco di Genova e non può prescindere dal rispetto della trasparenza nei confronti dei cittadini. Chi abita nelle zone interessate delle operazioni di demolizione e ricostruzione ha il diritto di conoscere tempi e modalità di questi interventi. I residenti non possono essere tenuti all’oscuro di ciò che sta per succedere sotto casa loro e lo stesso vale per i Municipi coinvolti”.

I capigruppo del Pd in Comune e in Regione ricordano nella lettera inviata a Bucci che “i poteri commissariali consentono deroghe speciali ad alcune leggi, ma non prevedono la “sospensione della democrazia”.

“Non è pensabile – si legge ancora nella comunicazione fatta pervenire oggi al Sindaco – che le domande di coloro che abitano nella zona della demolizione e della ricostruzione non trovino risposte. Ed è incredibile che non sia stato ancora reso noto il documento di valutazione del rischio, integrato con la parte che riguarda l’amianto. Il livello di complessità degli interventi – si legge ancora nella lettera – è molto alto, anche per le interferenze con le abitazioni e la viabilità. Tutto ciò è aggravato da difficili componenti ambientali e dai rischi che i cantieri potranno comportare per la salute. Non è accettabile che di fronte a un quadro così articolato i cittadini non possano contare sulla trasparenza delle istituzioni”.

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