Genova. Una specie di “caccia al tesoro” tra le vetrine delle gelaterie genovesi, per scoprire quelle che hanno scelto di aderire alla settima giornata europea del gelato che, quest’anno, è stata dedicata all’Italia con la scelta del gusto Tiramisù. Una ricetta tradizionale, a base di mascarpone, savoiardi, caffè e cacao, che è stata, comunque, rivisitata e personalizzata dai maestri gelatieri che aderiscono all’iniziativa.
Gelaterie che hanno seguito la strada tradizionale, anche se spesso il gusti tiramisù era considerato semifreddo, ma la regola europea prevede il gusto come gelato, altre che lo hanno arricchito con una goccia di whisky, oppure lo hanno modificato aggiungendo la nocciola. Su tutto, però, la voglia di fare il gelato “con amore”, come spiega uno dei maestri gelatieri genovesi.
Un modo per valorizzare un comparto della nostra tradizione gastronomica che, secondo i dati di Confartigianato Liguria, conta 1500 addetti e che si sottopone, nella nostra regione, a regole molto precise. La Liguria, infatti, è stata la prima regione ad aver adottato un marchio regionale, al quale aderiscono 68 gelaterie. Un marchio, controllato dal sistema delle camere di commercio, che prevede un disciplinare, con una grande attenzione nei confronti dell’utente.