Genova. Oggi c’è un cratere, in riva al mare, e le sfide all’ultima rete sono un ricordo ormai sfocato, ma nell’ottobre 2021 la storica piscina Nicola Mameli di Voltri, legata all’esistenza di una delle società sportive più antiche d’Italia, tornerà una realtà a disposizione dei cittadini e degli sportiva.
Siamo nel quartiere di Voltri, nel ponente di Genova, su quella passeggiata a mare distrutta dalla mareggiata dell’ottobre scorso e che però, promettono le istituzioni, sarà ricostruita più bella di prima. Anche la piscina dovrà avere la stessa (buona) sorte. Costruita nel 1954 e chiusa nel 2013 dopo numerosi problemi di gestione e messa in sicurezza legati anche alla presenza di amianto, è stata demolita nei mesi scorsi. Nella sua profonda vasca (così profonda da determinare uno dei problemi di manutenzione) hanno imparato a nuotare, vogare o anche solo galleggiare intere generazioni di sportivi.
Oggi il consigliere con delega allo Sport e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Stefano Anzalone e Paolo Fanghella hanno presentato l’intervento che la rimetterà in funzione. Con 4 milioni e 400 mila euro, di cui 3,2 milioni dal Patto per Genova e 1,6 milioni di finanziamento comunale si costruirà un impianto moderno, senza barriere architettoniche, con una vasca da 33 metri regolamentare per la pallanuoto e 180 posti sugli spalti. Il termine per la presentazione delle offerte al bando integrato per la realizzazione e progettazione scade il 27 marzo.
“Salvo intoppi o ricorsi – dice Fanghella – i lavori partiranno in ottobre, e ci vorranno circa due anni, poi si farà un altro bando per la gestione”. “Si tratta di un impianto con una storia importante – aggiunge Anzalone – soprattutto per chi ama la pallanuoto e servirà a fare del ponente cittadino una zona sempre più attrattiva per il turismo sportivo”.
Il Comune ha annunciato anche l’inizio, domani, dei lavori di rifacimento della copertura di un’altra piscina, quella di Pra’, sempre a ponente. Costruita 15 anni fa, presenta diversi problemi al manto in pvc che ne costituisce il soffitto. Con 620 mila euro il telo sarà rinnovato con un materiale che eviti la dispersione termica e saranno inoltre ristrutturate le travi in legno, ormai degradate.
“E’ uno dei pochi impianti natatori in attivo in Italia – aggiunge il consigliere delegato allo Sport – anche per questo la società va aiutata a svolgere il suo lavoro”. L’intervento dovrebbe durare 150 giorni e grazie a un sistema di impalcature non renderà necessaria la sospensione delle attività. La nuova copertura potrà essere completamente apribile.
“All’interno potranno essere realizzati – dice Anzalone – anche eventi di caratura internazionale, tenendo conto che la piscina si trova vicino al campo di gara per il canottaggio e che sono quasi pronti sia l’impianto di atletica sia lo skate park nell’ambito della riqualificazione della fascia di rispetto”.