Genova. “Abbiamo vinto una partita difficile, dura, contro un squadra forte, perché il Milan ha qualità e calciatori forti sull’1 contro 1, una squadra che mi piace molto, la temevo e ne ho grande rispetto”. Marco Giampaolo commenta la vittoria contro il Milan partendo dal pre-partita: “Ho detto ai miei: però possiamo batterli se facciamo una partita di alti contenuti”. Così è stato. “Mi è piaciuta l’intensità che la squadra ha mantenuto nei 95 minuti, anche nei momenti di sofferenza, soprattutto in quei calciatori che hanno la qualità come caratteristica principale. Abbiamo chiuso con Praet playmaker, tre attaccanti. Mi è piaciuto il cuore, l’essere attaccati a quel risultato sino alla fine. Abbiamo speso e consumato tante energie, però la vittoria ci dà entusiasmo”.
Non fa più notizia la prestazione di Quagliarella, stavolta senza gol: “Fabio è diventato il calciatore d’Italia ora – dice Giampaolo – non solo della Samp, riscuote clamore, interesse e Fabio sta lì, sappiamo chi e quanta esperienza riesca a conferire alla squadra, ma questa sera andiamo oltre Fabio. Tutti hanno fatto una partita di grande intensità, si sono sacrificati. Sono contento per la prova collettiva della squadra, ma se poi non hai chi dà valore aggiunto, non ce la fai e Fabio è il nostro”.
Giampaolo è uno degli esempi di come si può riuscire a gestire una squadra con due punte e un trequartista: “Racconto qualche bugia – confessa – e cerco di convincerli, ma se non sono disponibili l’uno con l’altro, non ce la fai, mi danno anche il sangue, sono collettivi, pensano allo stesso modo, corrono tantissimo, questa è una squadra che fa le cose assieme. La nostra è stata una scelta aziendale. Si batte quella strada e si cerca quella squadra lì”.
Oggi, tra gli altri, grande la prova di Colley, che ha annullato Piatek: “Ha ancora margine, deve ancora migliorare, deve diventare più completo, ha umiltà e intelligenza e capacità di apprendere”. Il problema più grande ora è quello di recuperare, Vieira è uscito acciaccato ed Ekdal non è detto che recuperi. Mercoledì c’è il Torino, che ha proprio nella fisicità la qualità migliore, in un campionato che è molto equilibrato, dove a fare la differenza sarà proprio la continuità.