Genova. “Dal 14 agosto abbiamo dato tutto, con dedizione e spirito di sacrificio, adesso chiediamo di poter abbassare il rischio, per un necessario recupero psico-fisico e per garantire la sicurezza dei cittadini che trasportiamo ogni giorno”. Così i lavoratori di Amt rappresentati dal sindacato autonomo Orsa hanno chiesto un incontro con il sindaco di Genova Marco Bucci per discutere alcune problematiche, ormai croniche, relative alle condizioni di lavoro dopo il crollo di ponte Morandi.
“A distanza di quasi un anno ci sentiamo abbandonati, la mole di lavoro continua ad aumentare nonostante la mancanza di autisti, le poche assunzioni previste copriranno a malapena l’esodo dei pensionati e i cartellini inseriti in sostituzione dei numerosi impianti di risalita ormai cronicamente guasti, senza contare tutte le numerose navette inserite a seguito del crollo – si legge nella lettera del sindacato – a peggiorare ulteriormente le cose c’è poi la problematica del traffico, sempre congestionato, lo stress è troppo e non si riesce a fare nemmeno un giorno di festa, nonostante una mole di giornate di ferie da scontare altissima”.
I tramvieri ricordano la serie di difficoltà a cui sono andati incontro, dalle multe pagate per lo sciopero selvaggio, agli extra per Euroflora, Notti bianche, visita del Papa o eventi sportivi. “Chiediamo pertanto un incontro come lavoratori ma anche come cittadini, abbiamo bisogno di risposte e di garanzie, perché se da una parte è doveroso il nostro impegno verso la città, è pur vero che abbiamo anche dei diritti”, conclude il sindacato di categoria.