Genova. In tanti, armati di guanti e rastrelli, per pulire e “prendersi cura” dell’antico acquedotto genovese, in Val Bisagno.
Questa la risposta di cittadini e associazioni che ieri si sono dati appuntamento per fare della manutenzione, in questo caso si può dire “straordinaria”, di alcuni tratti del tracciato dell’antica infrastruttura pubblica.
L’iniziativa di volontariato, sostenuta dal Municipio IV Media Val Bisagno e divulgata da diverse associazioni di zona, nonchè dagli assessori Grosso e Fanghella, è diventata un momento di aggregazione, un’occasione di socializzazione, benessere personale, conoscenza e valorizzazione della via dell’Acquedotto storico.
Un’opera il cui valore e l’importanza sono spesso dimenticati: tubi e sifoni, progettati dai migliori architetti e ingegneri che nelle varie epoche si sono prodigati per aggiornare e ampliare la struttura, oggi sono nascosti da strade e palazzi.
Ma quando si è sul tracciato il tempo sembra quasi essersi fermato, immaginando la ricchezza che dalla costruzione veniva trasportata in città, dissetandola. Un patrimonio di tutti, che oggi grazie ai volontari è più bello del solito