Il progetto

A Scuola di Rugby, grande festa finale al campo di Recco

Con l'appuntamento di ieri si è conclusa con successo l'iniziativa

Rugby

Recco. Ieri, sabato 23 marzo, al campo Carlo Androne di Recco, si è sviluppata la festa finale di A Scuola di Rugby, proposta dalla Pro Recco Rugby e da Basko Supermercati.

L’evento era patrocinato dalla Federazione Italiana Rugby e la conclusione di questo progetto, che durante l’anno scolastico ha coinvolto nei rispettivi istituti scolastici del levante ligure più di mille bambini dai 3 ai 13 anni di età, ha così avuto felice conclusione con una mattinata dedicata a giochi legati comunque al mondo del rugby.

Alla festa finale è intervenuto anche il vicesindaco di Recco, Gian Luca Buccilli, che ha avuto parole di elogio per il club organizzatore, e fra tutti Andrea Di Patrizi e Lucas Tagliavini, ed ha voluto sottolineare che “questa società in cinquanta anni di vita ci ha regalato soddisfazioni enormi, intanto per aver conquistato la Serie A, poi per militarvi da anni in maniera stabile, conseguendo anche risultati importanti, significativi e di aver sfiorato addirittura l’accesso all’Eccellenza in più di una occasione”.

La maggiore soddisfazione però – continua Buccilli – è quella di aver avuto la capacità di coinvolgere nello svolgimento di questa attività sportiva tantissimi ragazzi, e questo evento ne è una limpida dimostrazione. L’inclusione dei giovani, l’avvio alla disciplina sportiva dei più giovani, oltre ad avere un beneficio personale dal punto di vista motorio, lo ha anche dal punto di vista formativo e caratteriale, quindi tutto questo rappresenta una grandissima risorsa non solo per il movimento sportivo di Recco, ma anche per la città nel suo complesso”.

A Recco in questa mattinata baciata da un sole quasi estivo sono stati ospitati i bimbi di molte scuole del levante ligure, da Camogli, Levanto, Rapallo, eccetera, ed ovviamente anche dei loro genitori.

A questo importante evento tra gli ospiti anche Antonio Micillo, presidente Coni Liguria, che ha ammesso la buona riuscita di questa iniziativa: “Ci tenevo molto a testimoniare questa manifestazione. Si tratta di lavorare con i giovanissimi, il futuro dello sport in generale, in questo caso del rugby, e in questo comprensorio che è una eccellenza in tutti gli sport. Va ricordato che a Recco non c’è solo la pallanuoto bensì anche la squadra di rugby che gioca in Serie A. Una cittadina non una metropoli ai vertici di uno sport stupendo e sicuramente formativo. I bimbi e ragazzi si sono divertiti molto questo è apparso evidente a tutti, come del resto noi lo facevamo una volta in strada. Loro lo possono fare sul terreno sintetico della Pro Recco, e quindi non possiamo che complimentarci con il club rivierasco il quale negli anni hanno modellato l’intero club che è in fase continua di crescita, ed un pensiero non possiamo evitarlo ricordando Roberto Besio, mancato prematuramente, il quale è riuscito a portare la squadra a questi livelli, e chi è venuto dopo, gli altri dirigenti, hanno saputo migliorarla conservando lo stesso livello che non è certo da sottovalutare per una piccola città come Recco”.

Recco, che conta 9.648 abitanti, naviga ormai da tanti anni in Serie A e da qualche tempo il presidente del club, Roberto Libè, ex atleta degli anni ’70/’80, ha preso proprio a cuore questo impegno e senza dubbio ha apprezzato anche questo progetto.

Questa iniziativa è importantissima per una ragione molto semplice – ammette lo stesso dirigente -, in quanto si sa che senza giovani alle spalle non esiste futuro, e questo sia nella società che nello sport. Quindi anche quest’anno con la prima squadra, che ha disputato un campionato non eccellente come negli scorsi anni, ha avuto il merito di poter inserire molti giovani provenienti dalle nostre rappresentative. Questi raggruppamenti di giovanissimi dimostrano che il nostro sport, è uno sport di gruppo, d’importante impronta sociale, che accomuna e lega. Muovendo i primi passi con questi giochi propedeutici ci si avvicina ad una più profonda educazione rugbistica. Proseguendo nelle categorie giovanili ti leghi alla squadra, poi nel tempo può succedere che sei costretto ad allontanarti dal club per varie ragioni di lavoro o di studio, ma puoi sempre ritornare nella stessa società e ritrovare i vecchi amici, i nuovi dirigenti, proseguire magari facendo attività con le Orche, la squadra dei veterani della Pro Recco. Del resto questo discorso va bene anche per me in quanto a 73 anni sono ancora qui sul campo, con nuovi e vecchi amici. Ho ritrovato atleti, dirigenti di una volta, una volta ragazzini ora uomini, insomma tutto questo rappresenta una continuità di vita straordinaria. Sabato sul sintetico di Recco nelle postazioni organizzate dirigevano i giochi proprio i nostri atleti della prima squadra, dei gladiatori, dei veri lottatori la domenica durante le partite, ma disponibili con semplicità e gioia a disposizione del club per collaborare anche in questo bisogno”.

Nella foto sopra: grande finale al campo Carlo Androne di Recco

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Da sinistra: il vicesindaco di Recco Gian Luca Buccilli e Antonio Micillo, presidente del Coni Liguria.

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