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25 anni dopo De Chirico torna a palazzo Ducale, 100 opere per una grande mostra (anche) a misura di bambino

Dal 30 marzo al 7 luglio un'esposizione che ripercorre il concetto di metafisica nell'opera di uno dei più importanti artisti del 1900

Genova. Secondo Paolo Picozza, presidente della fondazione Giorgio e Isa De Chirico, il pictor octimus è l’unico in Europa a contendere a Picasso il titolo di artista più importante del 1900: “Ma De Chirico, in più, ha un chiaro riferimento al passato e l’impegno nella teoria pittorica”. Un artista che parla di filosofia, classicità, storia, arte, cita Eraclito, Raffaello, Schopenauer, parla di teoria dell’eterno ritorno ma nonostante questa cerebralità continua riesce ad affascinare anche il grande pubblico. “In questo sta la sua immortalità”, dice Picozza, che 25 anni fa era a palazzo Ducale di Genova per la mostra – sempre su De Chirico – che inaugurò il palazzo appena ristrutturato.

Prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e la fondazione Giorgio e Isa de Chirico, l’esposizione “Giorgio de Chirico. Il volto della Metafisica”, sarà visitabile dal 30 marzo al 7 luglio, curata da Victoria Noel-Johnson, esperta inglese che da sempre lavora sull’arte di De Chirico, e presenta circa 100 opere provenienti da prestigiosi musei come la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il MART di Rovereto, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti – Firenze, la Fondazione Museo Alberto Sordi, il Museo Bilotti, la Casa-museo Boschi Di Stefano di Milano, il Museo Luigi Bellini di Firenze, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Belluno, nonché da prestigiose collezioni private.

Tante strutture italiane ci sono state vicine e collaborative per creare una mostra che potesse rappresentare una ripartenza per palazzo Ducale e per Genova – dice la direttrice Serena Bartolucci – in un momento in cui il turismo e la cultura della città hanno bisogno di grandi stimoli per essere di nuovo attrattivi e liberarsi dall’aura negativa che è calata dopo il crollo di ponte Morandi”.

La rassegna propone una revisione critica della complessa attività dell’artista, esattamente cento anni dopo la decisione del Maestro del 1919 di prendere una diversa direzione dalla pittura Metafisica (1910-1918), a favore di stili e tecniche ispirati al Classicismo e ai grandi maestri del passato. In linea con la posizione che de Chirico ha sempre sostenuto, la mostra evidenzia non un distacco, ma un’evoluzione sempre più sofisticata.

La mostra avrà un occhio di riguardo ai bambini. “A partire dal posizionamento, abbassato, di alcuni quadri – dice Emanuele Luigi Russo, presidente di Vidi, la società che ha organizzato l’esposizione – alla presenza di workshop a loro dedicati, a una stanza in mezzo alla mostra fruibile interattivamente dai più piccoli fino alla presenza di un robot che li aiuterà a districarsi nell’arte e nei concetti dechirichiani”.

La mostra sarà aperta dal 30 marzo al 7 luglio
orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19e30.
biglietti: interi 12 euro, ridotto 10 euro, scuole e bambini 4 euro.

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