Genova. Per adesso il colpo d’occhio per i turisti, ma sopratutto per i genovesi che passano da Boccadasse, è di quelli spiazzanti. Il piazzale, normalmente colorato dalle tante barche, gozzi e lancette, si mostra spoglio con le delimitazioni di cantiere. A seconda di come lo si guardi, il borgo è quasi irriconoscibile.
Ma la situazione dovrebbe mutare abbastanza velocemente visto che i fondi per intervenire, dopo la mareggiata del 29 ottobre 2018, ci sono. L’obiettivo del Comune di Genova è quello di riportare l’antico borgo alla sua originale bellezza, attraverso un intervento di restauro conservativo.
“In questo momento stiamo facendo valutazioni su come intervenire sulla progettazione – spiega l’assessore alle Manutenzioni del Comune di Genova Paolo Fanghella – ma i soldi sono disponibili e dobbiamo solamente mettere a punto le procedure. Si tratta, però, di un’opera particolarmente consistente, del valore di circa un milione di euro, che non può partire da un giorno all’altro. Dobbiamo seguire, ovviamente, tutte le procedure di gara”.
Le opere interesseranno praticamente tutte le parti del borgo che sono state danneggiate dalla mareggiata e riguarderanno arredo urbano, pavimentazione, con la pietra arenaria al posto dell’asfalto, illuminazione e difesa mare. “L’idea è quella di fare un intervento conservativo, in accordo con la sovrintendenza, che non porti modifiche e innovazioni al borgo. Non ci saranno interventi invasivi ma si andrà a recuperare una situazione preesistente, dopo vari interventi manutentivi un po’ sguaiati, che ne avevano modificato gli aspetti storici”.
Dall’assessore, quindi, arrivano ampie rassicurazioni sul fatto che il borgo non cambierà volto dopo che, nei mesi scorsi, erano trapelate ipotesi progettuali poco in linea con la Boccadasse a cui tutti siamo abituati. “Non ci saranno passerelle sopraelevate, c’era stato un progetto in merito – taglia corto Fanghella – né voli pindarici, con soluzioni tecnologiche come ascensori di collegamento, ma sarà fatto un ripristino storico, come è giusto che sia”.
Discorso a parte per la tempistica dei lavori che potrebbero, comunque, essere completati almeno in parte entro la stagione estiva per evitare ulteriori problemi alle attività commerciali. Tra le ipotesi si profila anche quella di “spacchettare” i diversi interventi. Le opere di difesa del mare, hanno, infatti, tempi di approvazione più lunghi mentre quelle di recupero del borgo, non avendo interventi che prevedano via e screening ambientale possono essere approvate più rapidamente.
“Stiamo valutando tutte le ipotesi – conclude Fanghella – con l’obiettivo di trovare soluzioni nel minor tempo possibile. Io spero per la prossima estate di riuscire a dare già qualche risultato – spiega Fanghella – anche perché le attività commerciali devono essere messe in condizione di lavorare. Faremo tutti gli sforzi per fare i lavori nei tempi più brevi possibili”.