Genova. La rivoluzione “combustion free” del trasporto pubblico genovese è più vicina a diventare realtà. Quattro direttrici prioritarie, due su ferro, tram o tram leggero, e due su filobus o gomma elettrica, che ridisegneranno e potenzieranno la rete genovese di Amt, potrebbero essere finanziate con un grosso contributo del ministero dei Trasporti. Ad anticiparlo, prima che ai media, ai cittadini di Sampierdarena durante una colazione al bar, il sindaco di Genova Marco Bucci.
“Abbiamo chiesto 600 milioni al governo per implementare il trasporto veloce in superficie – ha spiegato Bucci a chi gli chiedeva se fosse previsto qualche miglioramento per gli utenti della zona – e proprio ieri abbiamo avuti degli incontri a Roma, al ministero, che ci hanno fatto capire che abbiamo buone possibilità di essere finanziati”.
Nella capitale, a trattare, i vertici di Amt e tecnici del Comune. Per adesso si tratterebbe di circa 500 milioni di euro spalmati su due anni. Ancora non c’è nulla di ufficiale, prima bisognerà mettere a punto alcuni questioni tecniche, però le possibilità sono concrete.
I quattro assi di forza per il tpl, secondo quanto spiegato da Bucci, sono i seguenti, in ordine prioritario
°Prato – Brignole – piazzale Kennedy
°Piazza Galileo Ferraris – Brignole – Principe – Di Negro – Sampierdarena – Campi – Aeroporto (per consentire un migliore collegamento dello scalo e renderlo davvero integrato nella città)
°Sampierdarena – Pra’
°De Ferrari – Nervi
“Le prime due linee , quindi quella della Valbisagno e quella tra Marassi e l’aeroporto, saranno sicuramente fatte con un tram veloce, mezzi da 200 posti, quindi una linea ferrata – dice Bucci – per le altre due stiamo valutando se usare filobus o autobus elettrici, perché per far passare il tram bisogna scavare e farlo su quelle direttrici sarebbe complicato, vorrebbe dire tenere ferme strade come corso Europa per tre anni”.