L'inchiesta

Ponte Morandi, ecco come è ridotta la pila 8. In procura sentito l’ex ad Gamberale

Il gip fissa i tempi della nuova traduzione della perizia: sarà depositata il 18 marzo e discussa il 27

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Genova. “Sono pienamente sereno, non sono assolutamente preoccupato”. Lo ha detto Vito Gamberale, ex amministratore delegato di Autostrade dal 2000 al 2006, dopo essere stato sentito in procura come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi.

Il manager, che è stato ai vertici di autostrade nel periodo in cui è stato studiato e preparato il passaggio della concessione da Anas ad Aspi (formalizzato poi nel 2007) è stato sentito per oltre due ore e mezza dal pm Massimo Terrile. Da Gamberale gli investigatori hanno voluto sapere quali furono gli investimenti fatti, durante la sua gestione, per la manutenzione della struttura e le modalità con cui venivano fatti i controlli e monitoraggi. Gamberale per il resto non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti

Questa mattina intanto, sempre in tribunale a Genova, il giudice per le indagini preliminari ha nominato l’ingegnere Hansjoerg Letzner, consulente del tribunale di Bolzano, per tradurre la relazione degli esperti dell’Empa, il laboratorio svizzero dove erano stati inviati i reperti più importanti del ponte Morandi. Il giudice ha fissato al 18 marzo la data per la consegna della traduzione e al 27 quella per la discussione della stessa. Il gip ha anche autorizzato gli avvocati degli indagati a partecipare alle operazioni con propri consulenti.

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Ma l’inchiesta va avanti anche sul fronte dei periti che questa mattina, per il quarto giorno di fila, insieme ai tecnici, hanno ispezionato il pilone 8. Secondo quanto appreso e quanto emerge dalle immagini: il calcestruzzo appare molto degradato
come è evidente anche alla vista, sono presenti lesioni sulle travi del tampone, sui cassoni e sui sostegni della stessa pila. Le cosiddette selle gerber, le parti della pila dove si appoggiano le travi dei tamponi, sono le più degradate, con pezzi di calcestruzzo distaccati e ferri scoperti fortemente corrosi.

Le ispezioni continueranno ancora per individuare le altre parti del viadotto e le travi che sono state rinforzate negli anni scorsi e valutarne lo stato reale di conservazione.

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