Genova. Anche la Camera del lavoro di Genova aderisce all’appello “People – prima le persone”, parola d’ordine della mobilitazione nazionale che avrà luogo a Milano il prossimo sabato 2 marzo.
La Cgil di Genova vuole così promuovere la cultura dell’uguaglianza e dell’accoglienza e ricorda un recente fatto di cronaca: “Garantire la legalità nella nostra città è certamente doveroso ma gli obbiettivi, i metodi e i modi con i quali questa deve essere assicurata, alla luce dei fatti accaduti nei giorni scorsi, lascia sconcertati e fa pensare. Un giovane ambulante senegalese, durante un controllo al porto antico di Genova mentre scappava perché inseguito, è rimasto ferito sbattendo violentemente la testa perdendo conoscenza e, in modo ingiustificabile, è stato impedito ad un medico presente di intervenire per accertarsi delle condizioni del ragazzo, rimasto privo di sensi fino al suo arrivo in ospedale”, si legge in un comunicato.
“Tutto questo è accaduto solo dopo poche settimane dal grande corteo cittadino che ha riunito migliaia di persone per manifestare al grido di Genova aperta, solidale e accogliente – ricorda la Cgil – sono inaccettabili atti simili, nulla hanno a che fare con la sicurezza, ma sono la diretta conseguenza delle politiche attuate da questa Giunta nei confronti delle persone in difficoltà, dei poveri, degli immigrati; sono le conseguenze della presa alla lettera della pulizia di massa da ottenere “anche con le maniere forti” annunciata dal Ministro Salvini durante la sua visita nella nostra regione meno di un anno fa”.