Verso le elezioni

Lavagna, un dottore commercialista candidato sindaco per la città commissariata

Con una lista civica

Generica

Lavagna. “La situazione in cui versa la città di Lavagna è indubbiamente critica e nota a tutti ma potrebbe diventare disperata e irreversibile se nell’immediato futuro non si metteranno in atto interventi per la ristrutturazione dei conti pubblici. Consapevole di tutto questo e anche di possedere la professionalità adatta ad avviare questa ripresa, mi sono sentito in dovere di mettere a disposizione le mie competenze e la mia esperienza, per evitare che Lavagna precipiti nel baratro”, così Gian Alberto Mangiante, candidato sindaco di Lavagna, si presenta.

“Sono dottore commercialista e revisore dei conti e il mio curriculum vitae attesta la mia esperienza come curatore fallimentare, consulente fiscale per enti pubblici, Comuni, Città Metropolitana e Regione Liguria, oltre che per diversi privati – scrive – Insomma si potrebbe dire che ho maturato competenze per intervenire sulla ristrutturazione dei conti pubblici. Competenze direi prioritarie per Lavagna insieme alla tutela della legalità, che solo persone integre possono garantire”.

“Negli anni, nonostante gli impegni lavorativi e famigliari, non ho mai interrotto il legame con Lavagna e anzi continuo ad avere amicizie, affetti e frequentazioni – continua – Un cordone ombelicale mai reciso, come dimostrano le sollecitazioni che mi sono giunte da più parti, da amici ma anche da conoscenti, che hanno identificato in me le caratteristiche del candidato giusto al momento giusto. Li ringrazio per la fiducia, anche se l’incarico che mi si vuole attribuire è delicato e impegnativo ma ritengo che Lavagna lo meriti, perché da troppo tempo langue in un limbo, che ha esacerbato gli animi, scoraggiato i cittadini e sbiadito l’immagine di cittadina a misura d’uomo e anche di località dotata di appeal per turisti in cerca di cultura, gastronomia, tradizioni e qualità della vita, che è stata in passato e dovrà tornare ad essere. Il lavoro futuro per la nostra città si dovrà muovere su un binario capace di portare avanti pressoché parallelamente il risanamento delle casse comunali e la capacità di progettare il futuro. Gli strumenti per rimettere in sesto i conti ci sono e sono indicati nel Testo Unico degli Enti Locali, richiederanno procedure di riequilibrio nella gestione dove l’ente deve attivare tutte le entrate proprie e operare una revisione e riduzione delle spese”.

Tra i punti del programma: monitoraggio dei servizi a domanda individuale, verifica della copertura dei costi di smaltimento dei rifiuti solidi, controllo effettuato dal Ministero dell’Interno attraverso l’operato della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, realizzazione di economie gestionali da controllare mediante applicazioni di indicatori di performance e di rischio costituiscono solo alcuni degli strumenti da porre in attuazione per il riequilibrio in parte corrente dei conti pubblici.

“Tuttavia come dicevo è necessario anche rimettere in moto la città – conclude – con una progettualità che guardi con ottimismo al futuro, con concretezza ma anche con la capacità di creare nuove prospettive e opportunità ed è per questo che insieme a me sta già lavorando una squadra di persone competenti ed indissolubilmente legate a Lavagna, con le quali stiamo costruendo un programma fatto di idee innovative e lungimiranti ma sempre impostate su basi realizzabili e concrete. Vogliamo davvero che la città si risollevi e sappiamo come fare”.

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