24ª giornata

Inter-Sampdoria 2-1: cuore e Gabbiadini non bastanorisultati

Prova di carattere a San Siro

Sampdoria vs Milan Coppa Italia
Foto d'archivio

Milano. Ci vorrebbero Trevor Francis e Roberto Mancini (come nell’82/83), ma anche solo il baronetto inglese (‘83/84), per vedere il Doria vincere a San Siro e magari Liam Brady a dettare la regia a metà campo, perché – per il resto – la tradizione non è che “dica” molto bene, contro l’Inter

Su 61 partite giocate, 37 vittorie per i nerazzurri, 16 pareggi e 8 vittorie per i blucerchiati, con 118 goal dell’Inter e 55 della Samp.

In panchina non c’è il toscano “fumantino”, Renzo Ulivieri, che adesso ricopre la carica di Presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, bensì il “maestro svizzero/abruzzese”, Marco Giampaolo, che in campo ci manda questi giocatori, chiamati a riscattare la “scoppola” di Napoli e la sconfitta interna (che brucia ancora di più) col Frosinone:

Sampdoria (4–3-1-2): Audero; Bereszyński, Tonelli, Andersen, Murru; Praet, Ekdal, Linetty; Saponara; Quagliarella, Defrel.

A disposizione: Rafael, Belec, Sala, Ferrari, Tavares, Colley, Vieira, Bahlouli, Sau, Gabbiadini.

Mentre il mister interista, Luciano Spalletti (unico neo in carriera, la retrocessione proprio con la Sampdoria nel ’98/99), risponde con questa formazione, orfana di Mauro Icardi, per i noti motivi, che tanto spazio stanno occupando i “social”, in questi giorni:

Inter (4-2-3-1): Handanovič; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Dalbert; Gagliardini, Brozović; Nainggolan, Perišić, Politano; Lautaro.

A disposizione: Padelli, Vecino, Cedric, Miranda, Ranocchia, Asamoah, Candreva, Joao Mario, Borja Valero.

A dirigere la sfida, l’arbitro Daniele Doveri, coadiuvato dagli assistenti Ciro Carbone e Stefano Del Giovane, mentre Gianluca Aureliano è il quarto ufficiale ed al VAR vigilano Gianpaolo Calvarese e Mauro Vivenzi.

Si parte… e a fare “da quadrifoglio portafortuna” (antica usanza dei Druidi), “Bobby goal” Mancini fa capolino in tribuna

Al 4°, ecco che già Audero è chiamato, su corner, a smanacciare, ancora in angolo, una pericolosa spizzata di Perisic e due minuti dopo a salvare su “El toro”, Lautaro Martinez, presentatosi solo davanti a lui, dopo essersi ‘bevuto’, sullo scatto, Tonelli.

Al 17° D’Ambrosio aggancia Quagliarella, lanciato solo a rete, ma l’arbitro, invece del rosso, gli mostra solo il giallo… “ombre a San Siro”… ma la Samp sta prendendo coraggio…

Giallo anche per Perisic, al 23°, per proteste plateali e per Linetty, che falcia Politano, partito tuttavia sfruttando una palla che era uscita dalla linea laterale... “ombre a San Siro”… tante gocce riempiono il vaso...

Lo schema su punizione porta al tiro Dalbert, che colpisce bene, ma abbondantemente a lato.

Al 30° triangolazione D’Ambrosio, Lautaro, Nainggolan e la palla sfiora il palo, sulla destra di Audero, mentre – un minuto dopo – viene ammonito Skriniar per fallo su Saponara.

Al 34° grande azione della Samp, che porta Saponara al tiro, ma da posizione troppo defilata.

Squadre lunghe… con Audero che spaventa i compagni, facendosi sfuggire un tiro innocuo di Perisic, ma poi recuperando la palla prima della linea di porta.

Al 38° brutto fallo, su Saponara, di Dalbert, graziato da Doveri.

Al 45° Skriniar la mette dentro su ponte di D’Ambrosio, che però lo serve da posizione di netto fuorigioco… goal annullato.

Bel primo tempo, anche se non spettacolare, con fiammate improvvise da ambo le parti… si va negli spogliatoi a testa alta.

Palla alla Samp, per l’avvio delle ostilità, nella ripresa e subito c’è una palla goal per il Doria, ma è sul destro di Defrel ed Handanovič è reattivo e respinge, a mani aperte.

Al 49°, altra goccia nel vaso… il segnalinee regala un angolo all’Inter...

Al 53° si salva la Samp, grazie ad una serie di rimpalli fra Murru e Lautaro… Alla fine Audero si impossessa della sfera.

Al 58° entra Joao Mario per Gagliardini.

Al 59° giocata singolare di Politano, cui Quagliarella ruba palla, servendola a Saponara, il cui tiro è deviato in angolo.

Al 66° Handanovič salva l’Inter, deviando sopra la traversa un perfetto colpo di testa di Quaglairella, su cross di Murru... che occasione!

Replica l’Inter, al 67°, con Politano, il cui sinistro a giro esce a fil di palo.

Al 70° Lautaro di libera di Tonelli, ma sul suo traversone non ci arriva Cadreva. Subito dopo, a conferma del buon momento dell’Inter, ecco una bella parata di Audero su Perisic.

Alla fine, al 72°, Perisic sfonda sulla sinistra, saltando Bereszyński e mettendola in mezzo per D’Ambrosio, che la schiaffa dentro da due passi… ed il ‘silent check’ non cambia la decisione dell’arbitro: 1-0 per l’Inter.

Giampaolo mette subito dentro Gabbiadini per Saponara e Manolo, appena entrato, la piazza in porta, facendosi largo in area fra i difensori nerazzurri.  (1-1)

Partita pazza… Su azione susseguente a corner, concesso invece di fischiare un precedente fallo ai danni di Ekdal, il “vaso trabocca” ed una palla sporca arriva fuori area a Nainggolan, che la mette dentro, con Audero immobile, forse per una impercettibile deviazione (2-1)

All’80° entrano forze fresche: Sala per Bereszyński e Viera per Ekdal ed all’88° Vecino concede la ‘standing ovation’ a Nainggolan, richiamato in panchina da Spalletti.

La Samp si butta avanti, con tutti i giocatori e con tutte le forze, chiudendo i nerazzuri nella loro metà campo e con una grande prova di carattere, assedia l’area dell’Inter…

Se ne va anche il quinto minuto di recupero ed il triplice fischio di Doveri, libera dall’ansia il pubblico di San Siro… questo è il calcio...

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.