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Hennebique, via libera alla normativa ‘ad hoc’. Stralciato da accordo di programma per Ponte Parodi

La soluzione dovrebbe abbreviare i tempi di intervento

hennebique
Foto d'archivio

Genova. Il recupero dell’ex silos granario Hennebique, in disuso dal 1970 e di proprietà dell’Autorità Portuale di Genova, avrà una sua normativa specifica e non rientrerà più nell’ambito speciale “Ponte Parodi” dei lotti del Progetto Unitario.

A sancirlo, con esecuzione immediata, è una delibera del Consiglio Comunale che adotta la modifica al PUC ed esprime l’assenso alla modifica dell’Accordo di Programma fra Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale al fine di dare maggiore operatività alla realizzazione del centro polifunzionale di Ponte Parodi e Hennebique.

Parallelamente all’intesa è stato stipulato un Accordo Quadro che ha visto la partecipazione anche della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Liguria con la collaborazione del Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova. La deliberazione conferma i limiti relativi alla superficie destinata ad attività commerciali e introduce una più ampia flessibilità alle soluzioni progettuali.

«Sono particolarmente soddisfatta del buon esito di questa operazione, raggiunto grazie all’impegno e alla particolare affinità creatasi fra tutti i soggetti del gruppo di lavoro – dichiara l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci -. Il progetto di recupero e valorizzazione dell’Hennebique, situtato in uno dei punti più importanti della nostra città, rappresenta una sfida importante da vincere insieme».

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