Genova. A causa della rottura di un tubo del gas, gestito da Snam, nella zona di Murta in Valpolcevera, è stata inviata una comunicazione di servizio alla cittadinanza da parte di Iren, che si occupa della distribuzione, dove si invitava a chiudere immediatamente gli impianti di riscaldamento e ad usare il gas soltanto per cucinare con la premessa che non ci sarebbero stati problemi di sicurezza.
“E’ chiaro che da parte di tutti, compresi i genitori che chiedevano lumi sulle attività scolastiche del lunedì, si sono moltiplicate le richieste di maggiori informazioni e chiarimenti”, scrive la lista Crivello, gruppo di opposizione in consiglio comunale. A stretto giro arriva anche la replica del consigliere delegato alla protezione civile Sergio Gambino che, riassumendo, dice: “Non c’era una vera emergenza, la cosa era gestita dai soggetti preposti, meglio evitare sprechi di denaro e risorse”.
Ma andiamo con ordine. Ecco l’appunto di Crivello. “Una domanda più che legittima che si sono posti in molti: il Comune di Genova, la protezione Civile cosa pensano, che indicazioni danno? Perché non sono stati inviati SMS (come per le allerte)? Le varie pagine social ed il sito del Comune hanno comunicato qualcosa…? Perché non è stato attivato un numero verde come in passato, quando fu anche utilizzato il metodo di una chiamata sui numeri fissi? Non era forse utile attivare la “Sala emergenze” per informare, spiegare l’accaduto e tranquillizzare la nostra comunità?”
“Infine, l’attuale Giunta – continua a chiedersi la lista Crivello – invia decine e decine di comunicati per ogni tipo di azione, comprese le rimozioni delle transenne, perché nessuna comunicazione ufficiale? Non sarebbe stato importare fare conoscere la voce del Comune di Genova a tutti i cittadini?”.
La replica del consigliere Gambino compare in mattinata su Facebook. “Il problema verificatosi questa notte non è stato un problema di protezione civile o di pubblica incolumità, tranne che per le abitazioni vicine a dove il guasto si è verificato, dove il comune di Genova con i suoi uffici di protezione civile è prontamente intervenuta per evacuare e sistemare in albergo le famiglie che ne avevano necessità. Quello che ha determinato il comunicato stampa di Iren, con conseguente richiesta di immediata chiusura degli impianti di riscaldamento, è stato un intervento tecnico necessario per evitare complicazioni di blocco alle caldaie, dovuto al calo di erogazione del Metano. Quindi allarmare la cittadinanza con ridondanti comunicazioni di protezione civile, o addirittura l’apertura della sala emergenza e il numero verde, comportava uno spreco di risorse al quale forse in passato l’ex assessore alla protezione civile Crivello era abituato”.