Genova. Per adesso c’è un primo bus, un 12 metri, a zero emissioni, con 300 km di autonomia, che collegherà in via sperimentale Genova e Recco ma la speranza di Atp Esercizio, l’azienda di trasporto della Città Metropolitana, è quella di poter debuttare, entro il 2020, la tratta più simbolica del territorio, quella che collega Rapallo a Portofino.
Il primo viaggio inaugurale, al termine del convegno “innovazione in movimento”, occasione per l’azienda per fare il punto sull’attività svolta nel corso dell’anno e per pensare ai prossimi obiettivi. “Stiamo lavorando per migliorare Atp – spiega Bucci, Sindaco della Città Metropolitana – che vuoi dire mettere a disposizione tutte le attrezzature necessarie per offrire il servizio al meglio, e quindi linee di trasporto, frequenza, ma anche con costi, che siano gestibili“.
In questa strategia, quindi, rientra anche il trasporto elettrico che, in futuro, potrà essere utilizzato in alcune tratte. “L’obiettivo è quella di convertire il diesel con l’elettrico – sottolinea Claudio Garbarino, consigliere delegato ai trasporti di Città Metropolitana – ma se questo è più semplice nelle tratte urbane, aumenta di complessità in quelle extraurbane”. Tratte dove resterà il metano, spiegano e, in alcuni casi, quelli con la maggiore pendenza, anche il diesel.
“Abbiamo iniziato le sperimentazioni con metano e idrogeno e ora siamo passati all’elettrico – sottolinea Carlo Malerba, Vice Presidente di Atp Esercizio – che non sarà comunque l’unica soluzione. Abbiamo una rete molto complessa dove serve il metano e, in alcuni casi, anche il diesel. A inizio estate, comunque, inizieremo un periodo di prova con i passeggeri, che speriamo ci possa portare, quando l’azienda metterà a disposizione mezzi più piccoli, a fare il collegamento Rapallo Portofino a zero emissioni entro il 2020”.