Genova. Torna agli onori della cronaca, si fa per dire, il nome di un imprenditore genovese, Mariano Massone, 38 anni, nato a Genova e residente a Campoligure, già noto per la vicenda del fallimento della azienda Chil post e di nuovo nei guai, insieme ai genitori dell’ex premier Matteo Renzi, per una storia di aziende gestite in maniera illegale.
Massone, così come Tiziano Renzi e Laura Bovoli, da ieri sera si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di false fatturazioni e bancarotta fraudolenta. L’accusa è di aver svuotato le casse di tre cooperative, Delivery, «Marmodiv ed Europe service, provocandone il fallimento. Si tratta di aziende collegate a una capofila, Eventi 6, società di marketing della famiglia già finita sotto inchiesta. Massone era ritenuto amministratore di fatto della Delivery Service, fallita nel 2015. I tre avrebbero tentato di inquinare le prove, per questo la misura cautelare dei domiciliari.
Nel 2016 l’imprenditore genovese, diplomato all’istituto tecnico dai salesiani, runner appassionato, aveva patteggiato due anni e due mesi (grazie al pagamento di circa 20 mila euro ai creditori) la condanna per bancarotta fraudolenta nella gestione della Chil Post, l’azienda di proprietà della famiglia Renzi e poi ceduta a Massone e a un altro imprenditore. La Chil post si occupava di pubblicità e distribuzione di giornali. Per quella vicenda era stato indagato anche Tiziano Renzi ma la sua posizione era stata poi archiviata.