Serenità

Al Gaslini la risonanza fa meno paura grazie a Toy Story

Buzz e Woody fanno capolino nelle sale dell'ospedale

Genova. “Abbiamo cercato di portare la magia del mondo Disney anche in una struttura difficile da sopportare per i bambini come la risonanza magnetica”. L’amministratore Delegato di Walt Disney Company Italia, Daniel Frigo, non nasconde un pochino di emozione: “Mia nipote è nata qui – spiega – e mia sorella, ricoverata per tre mesi e trattata come un angelo” presentando l’allestimento della sala, nato con il Progetto Pinocchio, donato da DiaSorin, che vede come protagonisti i personaggi di Toy Story.

Buzz e Woody, quindi, fanno capolino nella sala dove è ospitata la risonanza aiutando il piccolo paziente, anche attraverso giochi interattivi, a rilassarsi e a sopportare meglio l’esame. Story: “La risonanza magnetica è difficile da eseguire – spiega Andrea Rossi, direttore dell’Unità complessa di Neuroradiologia del Gaslini – e, per i bambini, può essere un momento di grossa ansia. Una istallazione come quella della Disney aiuterà i piccoli pazienti a trovare un ambiente famigliare e meno asettico, con il risultato di ottenere migliori risultati e facilitare la loro esperienza”.

Ad oggi, infatti, sono circa 8 mila i piccoli pazienti che sono sottoposti a risonanza. I più piccoli vengono anestetizzati ma l’obiettivo è di ridurre la sedazione nella fascia di età che potrebbe essere già collaborativa. A tagliare, simbolicamente, il nastro, quindi, i protagonisti di Toy Story, che nei giorni scorsi hanno incontrato i piccoli pazienti E che li accompagneranno, nel corso dell’esame, grazie anche a una “Caccia all’alieno”, sfida interattiva per i bimbi che devono sottoporsi alla risonanza.

“La vicinanza di un brand importante in tutto il mondo ci fa molto piacere – ha sottolineato Pietro Pongiglione, presidente del Gaslini – perché porta ai bimbi un elemento di serenità, che li avvicina il più possibile alla vita normale. Un modo anche per rendere migliore l’esame a cui devono sottoporsi”. Un segno di quella che è la filosofia, incentrata su accoglienza e benessere del bimbo che sono il segno distintivo dell’Ospedale.

“Sono caratteristiche che aveva voluto il fondatore 80 anni fa – sottolinea Pongiglione – Gerolamo Gaslini quando ha pensato di costruire questo ospedale aveva voluto che si cercasse nel mondo quel che c’era di meglio e di più adatto alla cura dei bimbi: e credo che i risultati siano evidenti”.

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