Genova. C’è fermento nella cosiddetta zona arancione i cui abitanti, circa 300 le famiglie coinvolte, hanno organizzato per venerdì 11 gennaio una manifestazione che si chiuderà con un presidio davanti a palazzo Tursi.
Gli abitanti, che sono stati al momento esclusi dai risarcimenti chiesti da chi vivrà per almeno un anno tra polveri e cantieri, sono al lavoro per organizzare il corteo. E sulle finestre dei palazzi di via Capello e in via Fillak nelle zone a ridosso della zona rossa sono apparsi gli striscioni che verranno portati in corteo. “Noi abbiamo dignità. E voi?” recita uno slogan. E un altro: “Salute + ambiente= vita” e ancora “Amianto: che futuro avranno i nostri figli?”.
Una delle preoccupazioni infatti riguarda la presenza di amianto, non solo e non tanto rispetto ai monconi che verranno abbattuti ma ai vari edifici e capannoni che faranno la stessa fine.
Gli abitanti chiedono anche a essere coinvolti nel percorso che definirà il futuro dei quartieri sotto e attorno al nuovo viadotto.