Genova. È quanto afferma Coldiretti Liguria, in base ai dati Istat sull’andamento delle esportazioni di vini all’estero, dai quali emerge che, a livello nazionale, si è registrato un più generale incremento delle esportazioni dei vini Made in Italy.
Ad aver sbaragliato, però, le altre regioni è stata proprio la Liguria, dove si è passati da un giro di affari di 10milioni di euro registrati nel primo semestre del 2017, a ben 15milioni di euro nello stesso periodo del 2018. La parabola crescente non accenna a fermarsi, grazie anche alla notorietà che stanno continuando ad acquisire i vini liguri, apprezzati sia nella ristorazione sia dai singoli consumatori.
La Liguria è nota per la sua millenaria tradizione vitivinicola, ma la commercializzazione del suo vino si attestava su un mercato prettamente regionale e nazionale: dal 2012 ad oggi, invece, si stima sul lungo periodo, che le esportazioni hanno visto crescere il valore economico di quasi l’80%, e, anche se in quantità la produzione rimane ancora limitata per ovvie ragioni geografiche, in qualità non teme confronti sui mercati, dove è indubbio il grande successo riscontrato.
“Il successo del vino ligure – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è da imputarsi, oltre alla qualità intrinseca del prodotto, anche al grande lavoro fatto da tutti i viticoltori che hanno avuto il coraggio di spingere il proprio prodotto sul mercato estero. La coltivazione della vite nella nostra regione viene condotta grazie ai tipici terrazzamenti su circa 2.000 ettari di terreno nei quali si producono vini d’eccellenza che vantano il fregio di ben 8 DOC (Golfo Tigullio / Portofino DOC, Colline di Levanto DOC, Cinque Terre / Sciacchetrà DOC e Colli di Luni DOC DOC Valpolcevera Riviera Ligure di Ponente DOC, Ormeasco di Pornassio DOC e Rossese di Dolceacqua DOC) e 4 IGT.”