Genova. Sembravano fermi, e lo erano. Perché anche se nel gennaio 2018 sul sito di Aster veniva annunciata la ripresa dei lavori di sistemazione della copertura della metropolitana tra via Buozzi e via Adua, in realtà il cantiere non aveva avuto grandi progressi, esclusa la realizzazione di un nuovo impianto semaforico e di un relativo spartitraffico. Ma ora c’è la svolta.
O almeno si spera. Sono stati sbloccati i finanziamenti pubblici equivalenti a circa 600 mila euro per il completamento del secondo lotto e a breve – non appena saranno espletate tutte le formalità burocratiche – i cantieri partiranno. Ci vorranno circa due mesi e 120 di cantiere. Sei in tutto per vedere l’opera ultimata.
A confermarlo l’assessore comunale ai Lavori pubblici del Comune di Genova Paolo Fanghella. Dapprima sarà ultimato, a costo quasi zero, l’intervento sull’impianto semaforico tra via Buozzi e via Adua. Poi si procederà con la determina di affidamento dei lavori da parte di Aster a un’azienda in appalto.
Finalmente sarà quindi ultimato il marciapiede lato mare – “inaccettabile che oggi genovesi e turisti fossero costretti a camminare in mezzo alla strada o a lunghe gimcane tra attraversamenti e semafori”, dice Fanghella – fino al futuro accesso a Ponte Parodi. Tale intervento consente anche un collegamento pedonale più agevole fra il nuovo parcheggio d’interscambio, realizzato con il lotto 1 e la stazione marittima, in attesa che sia completato tutto il marciapiede lato mare. I lavori consistono nella realizzazione del percorso pedonale in piastrelle di cemento “sedici pani” come nelle aree già realizzate, nella prosecuzione di parte della pista ciclabile, nel potenziamento della rete di raccolta acque.
Secondo l’assessore Fanghella, però, sarebbe il caso di provare a rivedere in parte il progetto. “Ne parlerò con l’ufficio mobilità, perché quella curva, in direzione del centro non mi piace per niente”.
Il cantiere, primo lotto compreso, si è aperto nel 2010. Nel 2016 è stato consegnato il parcheggio di interscambio. Complessivamente i lavori, in base al quadro di cantiere che nel frattempo non è più visibile, avrebbe dovuto essere completati nel 2012.