Genova. Venerdì 4 gennaio presidio sotto il consolato turco degli attivisti genovesi che da anni sostengono il popolo kurdo, vessato dalla Turchia e al centro di interessi geopolitici incrociati. Il presidio è organizzato dall’associazione Senza Paura – Restiamo umani
“La Turchia si prepara ad invadere il nord della Siria per schiacciare l’esperienza del confederalismo democratico applicata nei cantoni a maggioranza kurda del Rojava – si legge nel comunicato che lancia l’iniziativa – Trump ha dato il via libera annunciando il ritiro dei suoi soldati che avevano dato supporto alle forze kurde nel combattere contro l’ISIS.
Dalla epica resistenza di Kobane che aveva entusiasmato il mondo ora i kurdi sembrano totalmente dimenticati da tutti, traditi e abbandonati al loro destino.”
“Sfruttando la sua posizione strategica nell’ambito della Nato e geografico-economica per il passaggio dei gasdotti russi vuole assumere il ruolo di potenza militare regionale calpestando democrazia, diritti umani e diritto internazionale”.
“Il silenzio europeo, sotto ricatto per l’infame accordo di controllo dei flussi migratori dalla Siria, è grave e vergognoso. Per questo chiediamo alla società civile di alzare la voce chiedendo che si fermi l’invasione imminente del Rojava, che vengano liberati i prigionieri politici in Turchia, che al leader kurdo Abdullah Ocalan sia consentito di incontrare i propri familiari e avvocati. Ocalan è in carcere di massima sicurezza dal 1999 e da aprile 2015 non si hanno più sue notizie”.