Genova. La Digos di Genova indaga su alcune scritte comparse nella notte in salita Santa Brigida, vicino al cippo in memoria dell’omicidio – nel 1976 – del procuratore generale di Genova, Francesco Coco, il primo a Genova a opera delle Brigate Rosse.
Sulle scritte si legge “Guido Rossa infame”, proprio nel giorno del quarantennale della morte dell’operaio e sindacalista, per cui all’interno dell’Ilva ha luogo la cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e altri messaggi inneggianti al terrorismo armato e ad alcuni suoi protagonisti: “Mara Cagol, Tino Viel, Gianfranco Zoja vivono”.
Le scritte sono state vergate probabilmente durante la notte. Un riferimento – “Marco Peschiera sciacallo” – anche a un giornalista genovese, oggi pensionato ma autore di alcuni articoli sugli anni di Piombo e sulle Br a Genova pubblicati in questi giorni dal quotidiano Il Secolo XIX.
Le scritte sono state in parte coperte con dell’intonaco ma sono ancora visibili.
leggi anche

Il presidente Mattarella in fabbrica dove lavorava Guido Rossa 40 anni dopo l’omicidio targato Br

40 anni dall’omicidio di Guido Rossa, Mattarella a Cornigliano. Sul palco del magazzino 11 anche il ricordo di Eros Cinti

L’Anpi sulle scritte contro Guido Rossa: “Respingere il terrorismo e i suoi meschini emuli”
