Genova. La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” è stata la colorazione in blu e in rosso delle aree sotto il ponte Morandi e che hanno messo in evidenza come, ancora una volta, sia mancata la comunicazione preventiva dei lavori messi in atto. A denunciare il problema Fabrizio Maranini, Presidente Prima Commissione del Municipio II Centro Ovest che si è fatto portavoce del disagio dei residenti di via Porro e delle zone limitrofe alla zona rossa del Ponte Morandi che, spiega, continuano a vivere nell’insicurezza per il proprio futuro.
“Gli osservatori ufficiali richiesti dai Comitati, che hanno manifestato presso Comune, Regione e Prefettura, non sono ancora partiti – sottolinea Maranini – nonostante le rassicurazioni ricevute durante l’incontro con il Sindaco. Arrivano, invece ogni giorno le novitá direttamente sotto gli occhi dei residenti che vedono giungere sotto le proprie case mastodontiche strutture rosse che verranno posizionate a puntellare il viadotto, vedono continuativamente il passaggio dei mezzi di Cantiere ed oggi hanno visto l’area sottostante le finestre, nella zona verso il cantiere del parco ferroviario del Campasso, coperta di una sostanza di colore blu”.
Azioni prepedeutiche per la cantierizzazione delle quali non viene informato il Presidente del Municipio II Centro Ovest e tanto meno i Consiglieri. Maranini, quindi, chiede che, secondo quanto deliberato dal Consiglio municipale il 24 ottobre 2018: “il Presidente, il Consiglio municipale di Sampierdarena e San Teodoro, come i comitati nati spontaneamente dai residenti, vengano con urgenza informati di quanto avviato e, d’ora in poi, informati preventivamente e resi partecipi, passo passo, delle decisioni che vengono addottate per la demolizione e ricostruzione del viadotto sul fiume Polcevera”.