Il momento

Ponte Morandi, domani la firma del contratto per la demolizione e ricostruzione, ci sarà anche Renzo Piano

Ma non il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli né il premier Conte, appuntamento alle 16 a palazzo Tursi

Generica

Genova. Si terrà – ora è ufficiale – domani, venerdì 18 gennaio, nel salone di Rappresentanza di palazzo Tursi a Genova la firma del contratto “unico” per la demolizione e ricostruzione del viadotto sul Polcevera.

Nell’invito della struttura commissariale si parla della presenza dei due commissari, per la ricostruzione, Marco Bucci, e di quello delegato Giovanni Toti, nonché dell’architetto Renzo Piano, che svolge il ruolo di “garante” della qualità e dell’idea alla base dell’intero lavoro.

Ci saranno anche, naturalmente, i rappresentanti delle imprese coinvolte nella firma: Salini Impregilo e Fincantieri sono quelle che si occuperanno della ricostruzione, Omini, Ireos, Fagioli, Vernazza e Ire quelle che si sono aggiudicate la demolizione.

Non ci saranno, invece, come trapelato nei giorni da indiscrezioni di stampa, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli (era stato egli stesso in tv ad affermare “venerdì alle 13 firmiamo il contratto) e il premier Giuseppe Conte.

Nelle ultime ore si sarebbe lavorato in maniera incessante e non senza qualche ostacolo alla limatura del documento contrattuale, che riunisce in un unico dossier le due partite di ricostruzione e demolizione, ma con responsabilità ben separate e quindi un diverso approccio anche sul fronte delle penali.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.