Genova. L’una o l’altra bozza, domani, sarà firmata. Si stringono i tempi per il contratto di affidamento dei lavori di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi ed è sempre più improbabile che il sindaco-commissario Marco Bucci possa centrare l’obbiettivo di un contratto unico, riunendo anche le ditte impiegate nella demolizione all’interno del consorzio “Per Genova”.
A dire no, come noto, i costruttori – Salini e Fincantieri – non intenzionati a sobbarcarsi la responsabilità delle tempistiche della demolizione. Nonostante il pressing, che andrà avanti anche nelle prossime ore e se necessario persino nella giornata di domani, difficilmente cambieranno idea.
Da qui la doppia bozza di contratto. L’alternativa della struttura commissariale per mettere comunque al sicuro l’opera è l’inserimento di penali molto alte per ogni giorno di lavoro di ritardo rispetto al cronoprogramma. 1 milione di euro a giornata. Anche 2 milioni – hanno accordato Salini e Fincantieri – pur di avere un contratto separato. Domani si capirà cosa sarà realmente scritto nel contratto e in che modo saranno considerate e applicate le maxipenali.