Genova. Il tema dell’impatto del porto di Genova sui quartieri alle sue spalle tornano al centro della discussione politica al municipio Centro Ovest con una mozione a firma dei consiglieri del Pd e che impegna il presidente del municipio e, a seguire, il sindaco di Genova a fare pressione sugli enti competenti in materia.
In particolare la Capitaneria di porto, a cui si chiedono maggiori controlli su quantità di zolfo nei combustibili delle navi in banchina e sul collaudo dei motori. Si chiede anche una pubblicazione dei risultati di tali controlli e una sollecitazione agli armatori, affinché spieghino come mai abbiano ignorato la bozza di accordo volontario proposto dal comitato Tutela ambientale Genova Centro Ovest.
Alla Regione Liguria si chiede – tra le altre cose – di adoperarsi affinché sia redatta l’ordinanza per l’uso di combustibile con tenore di zolfo massimo pari a 0.1% a partire da 12 miglia dal porto o da un’ora dall’attracco ( e viceversa alla partenza) come avviene in altri territori italiani ed europei, e si consideri la possibilità di inibizione di attracco e ormeggio per le navi troppo obsolete e non rispettose delle norme europee sull’inquinamento, che si spinga verso la riduzione della rumorosità, in particolare dei traghetti e sia attuato un più mirato monitoraggio dell’area.
Tra gli argomenti a supporto della mozione alcuni sono davvero preoccupati per i cittadini di Di Negro e San Teodoro, i quartieri alle spalle del porto. Il 3 Agosto scorso il direttore sanitario dell’Asl 3 ha dichiarato “Di Negro è una delle zone più calde della città alla quale prestiamo particolare attenzione perché lì c’è un fattore di rischio aggiuntivo che è l’inquinamento, che comporta un impatto maggiore su chi ha un’insufficienza respiratoria”; le statistiche dicono che in Europa almeno 50000 persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento da traffico marittimo; a Civitavecchia uno studio Asl ha dimostrato che la popolazione abitante entro il raggio di 500 metri di distanza dal porto è soggetta ad un incremento di tumori del 35%, rispetto al resto della città. Inoltre è già in atto una procedura d’infrazione da parte della Comunità Europea per il superamento dei limiti medi annui di NOx fissati dalla Direttiva 2008/50/CE.
La mozione, già presentata il novembre scorso, è stata riformulata e sarà presentata al prossimo consiglio municipale utile.