Genova. Riprendono gli interrogatori delle persone informate dei fatti nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Per primi saranno sentiti nei prossimi giorni dirigenti tecnici di Autostrade e Spea. Poi i vertici di Anas dei primi anni 2000, quando venne stipulata la convenzione con Autostrade a cui venne affidata parte della gestione della rete autostradale. Infine l’ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, e altri dirigenti del Mit.
Intanto i pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno, coordinati dall’aggiunto Paolo D’Ovidio, stanno stringendo i tempi sul secondo incidente probatorio, quello sulle cause che hanno determinato il cedimento del ponte. I quesiti che verranno inoltri al giudice per le indagini preliminari saranno formulati nelle prossime settimane, in base anche a quanto raccolto finora dai militari del primo gruppo della guardia di finanza. Al vaglio degli inquirenti ci sono infatti tutti i documenti sequestrati in questi mesi e gli interrogatori delle oltre cento persone sentite come testimoni.
Insieme ai quesiti verranno iscritti nuovi nomi nel registro degli indagati (al momento sono 21 oltre alle due società Aspi e Spea), per consentire loro di potere partecipare all’accertamento tecnico coi propri consulenti. Il secondo incidente probatorio, è quasi certo, potrebbe così essere chiesto prima della fine del primo. Il prossimo otto febbraio ci sarà una nuova udienza nel corso della quale i periti del gip potrebbero indicare la data per il deposito della loro relazione.