Genova. Perquisizioni della Guardia di finanza in corso nelle sedi di Spea, la controllata del gruppo Atlantia, a Genova, Milano e Firenze nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi.
Gli uomini del primo gruppo della fiamme gialle stanno sequestrando documenti per verificare se, dal giorno della tragedia, la società abbia messo in atto tutti i controlli sulla rete autostradale.
L’acquisizione di questo materiale potrebbe generare una ulteriore svolta per le indagini, mettendo “nel pentolone”, non solo il prima ma anche il dopo crollo.
Perquisizioni della Guardia di finanza in corso nelle sedi di Spea, la controllata del gruppo Atlantia, a Genova, Milano e Firenze nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Gli uomini del primo gruppo della fiamme gialle stanno sequestrando documenti per verificare se, dal giorno della tragedia, la società abbia messo in atto tutti i controlli sulla rete autostradale.
Le perquisizioni delle fiamme gialle, in corso da questa mattina nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi, sono state fatte anche presso l’Ufficio tecnico sorveglianza autostradale e presso gli uffici di Genova del ministero delle Infrastrutture.
Il blitz, secondo quanto si apprende, nasce dai risultati di alcune ispezioni in altri ponti liguri nel corso delle quali sarebbero stati riscontrati ammaloramenti in piloni e solette. Nei mesi scorsi la procura aveva inviato le relazioni al ministero su cinque viadotti proprio per fare avviare accertamenti.