Genova. Oggi pomeriggio alle ore 18 in piazza De Ferrari, Genova che osa insieme ad altre quindici associazioni, chiama la piazza con un presidio di protesta contro il decreto sicurezza e le politiche del governo in materia di immigrazione.
“Alla follia disumana dei porti chiusi del governo rispondiamo con Genova città aperta – scrive l’appello che invita a partecipare – città di mare, di scambi, di culture differenti che si incontrano, ma soprattutto di umanità. Purtroppo Marco Bucci ha deciso, a differenza di altri sindaci, di schierarsi a favore del decreto sicurezza di Salvini. Una scelta che contrasta con la storia e l’anima della nostra città”.
Il Centro Studi di Genova che osa, contestualmente alla manifestazione, pubblicherà anche un dettagliato dossier sui migranti nel mondo e, in particolare, a Genova per approfondire il tema e avere uno strumento per elaborare delle politiche di segno nettamente opposto al governo.
“Spesso rappresentiamo la nostra città come immobile – spiegano Lorenzo Azzolini e Stefano Gaggero, che hanno curato il dossier – eppure i dati dicono che solo 1 genovese su 3 è nato a Genova e ogni anno 12mila persone lasciano la città e sono sostituite da altrettante che vengono da fuori. In parte è una immigrazione interna, in parte da altre parti del mondo. Genova è una città in declino, in cui la crisi sociale si intreccia con quella demografica. Siamo a un bivio: o un nuovo futuro, di città aperta solidale e accogliente oppure la dottrina Bucci, una città per pochi destinata a essere un sobborgo di lusso di Milano”.
Il dossier parla anche della situazione nel mondo, in cui le disuguaglianze sono sempre più marcate e analizza i numeri dell’accoglienza in Europa, smentendo i racconti della destra. Ad esempio è un fatto che la Germania accolga molto più dell’Italia, così come Malta, al centro delle vicende di questi giorni.