Genova. Il rebus legato alla location di un futuro deposito di GNL potrebbe trovare presto una soluzione. Ad anticiparlo a Genova24 il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini: “Entro un paio di mesi potremmo aver trovato la soluzione”.
E a entrare nel ventaglio delle ipotesi anche gli spazi portuali di Savona: “A Genova abbiamo problemi di spazio – spiega – e la presenza del cono di sicurezza dell’aeroporto non è compatibile con un impianto del genere”. Il presidente non si sbilancia, ma è evidente che le opzioni genovesi percorribili sono praticamente nessuna.
Per questo motivo una ‘destinazione’ savonese potrebbe essere risolutiva, anche se il presidente non si lascia trascinare nel “toto-location”. Qualche settimana fa il porto di La Spezia si era detto disponibile per un servizio di bunkeraggio ‘a distanza’: “Ovviamente sarebbe un’ipotesi che dovrebbe essere analizzata in base ai costi del servizio – sottolinea Signorini – e un rifornimento da La Spezia potrebbe essere non sostenibile per le compagnie”.
Sui costi a carico degli armatori si sta giocando anche un’altra partita, quella della elettrificazione delle banchine, che è intrecciata con la risoluzione del ‘puzzle Gnl’. Se infatti nel porto di Pra’ “ci si sta lavorando”, per quanto riguarda il bacino di Genova si è ancora in stand by: “L’evoluzione alla tecnologia Gnl potrebbe essere più conveniente per le navi – spiega il presidente dell’autority – rispetto al costo di una eventuale bolletta elettrica. Per cui come autorità aspettiamo a spendere milioni per un intervento del genere”.