Genova. Nello specchio acqueo antistante Porto Pidocchio, nel comune di Camogli, in località Punta Chiappa, il personale del Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale di Genova, nel corso di un’attività addestrativa subacquea, aveva individuato, adagiato sul fondale ad una profondità di 46 mt, un ordigno bellico, di forma sferica, con appendici simili agli urtanti, verosimilmente identificabile come mina navale risalente al secondo conflitto mondiale.
Il residuato bellico, sebbene avvolto, nel tempo, da concrezioni marine e pezzi di reti da pesca, risultava ancora in apparenti buone condizioni di conservazione, costituendo pericolo per la pubblica e privata incolumità, soprattutto in quella zona, quando d’estate è frequentata da bagnanti, subacquei e natanti.
Successivamente alle segnalazioni di rito inviate alla Prefettura, alla Questura e all’Autorità Marittima, oggi, tenuto conto delle favorevoli condizioni meteorologiche, al fine di svolgere le attività in sicurezza, è iniziata l’attività di bonifica, a cui hanno partecipato i sommozzatori della Guardia di Finanza che hanno scoperto l’ordigno e un mezzo navale con i sommozzatori della Capitaneria di Porto di Genova.
Determinante è stato l’apporto fornito dal personale del Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I) della Marina Militare di La Spezia, sommozzatori specializzati in questo tipo di attività, che prima hanno imbragato l’ordigno e poi, una volta trasportato al largo, lo hanno fatto brillare.
L’ordigno è stato classificato come una mina navale modello “P200” prodotto in quel periodo dalla ditta Pignone di Firenze, contenente 200 kg di tritolo, posta a difesa del litorale ligure nel secondo conflitto mondiale.