Genova. Una vetrina delle eccellenze della Liguria, da quelle gastronomiche all’artigianato, alla moda, che sia accessibile ai turisti attraverso un percorso che, dal Porto Antico a via Lomellini porti direttamente al Carmine. È questo il progetto che il Municipio Centro Est ha pensato per riempire gli spazi lasciati liberi dal Mercato del Carmine, di cui è stata annunciata la chiusura.
Per il presidente del Municipio, Andrea Carratù infatti, questa chiusura è: “Un problema serio che ci preoccupa – spiega – perché un buco nero in quella zona può essere un problema non solo per il quartiere ma per tutta la città”. Non appena capite le problematiche, quindi, il Municipio ha iniziato a cercare alternative possibili per riaccendere le luci sulla struttura con un progetto che possa essere compatibile con il territorio.
“Faremo incontri con Regione e Comune – spiega Carratù – e cercheremo delle risorse per avviare attività compatibili. Siamo aperti a esaminare qualsiasi proposta ma, attualmente, il progetto che portiamo avanti è quello di un’esposizione di tutti i prodotti tipici regionali. Non solo l’alimentazione, anche se pensiamo che in quegli spazi ci possa essere un attività di degustazione, ma anche, per fare qualche esempio, l’ardesia, le tute da pilota che fanno nell’entroterra genovese, o quelle da sub. Tutti i prodotti di eccellenza che possono essere raccolti in uno spazio unico, come quello del mercato”.
Il primo passaggio, adesso, sarà nei confronti del Comune, con la condivisione di un progetto completo, che non riguarda solo gli spazi commerciali, ma anche tutto il percorso pedonale per portare i turisti in quell’area. “Abbiamo ripreso il progetto che avevamo da tempo – continua Carratù – e che prevede la pedonalizzazione di Lomellini l’attraversamento di Via Bensa e, attraverso Via S. Agnese l’arrivo direttamente al Carmine”.
A dare sostenibilità economica al progetto, secondo Carratù dovrebbe essere, almeno in una prima fase, la Regione Liguria che ha tutto l’interesse a creare una vetrina delle eccellenze. Nei prossimi giorni, quindi, il presidente del Municipio porterà questa ipotesi all’assessore allo sviluppo economico, Benveduti. “L’obiettivo è quello di convogliare nell’area i flussi turistici – conclude – con l’obiettivo di portare almeno il 10% dei visitatori che, ogni anno, visitano l’acquario di Genova”.