Genova. La polizia, dopo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Genova, ha arrestato un’intera famiglia sinti – padre (49 anni), madre (55 anni) e figlia (21 anni) – poiché responsabili del reato di furto aggravato in concorso. L’operazione è stata chiamata Slato, oro nella lingua parlata dai sinti.
Il 30 giugno scorso a Chiavari, i tre erano entrati in una gioielleria, si erano spacciati per clienti e, mentre i genitori distraevano la commessa fingendosi interessati all’acquisto di un gioiello, la figlia portava via da una vetrina interna tre anelli con diamanti, per un valore complessivo di 26 mila e 500 euro. Il 5 luglio, questa volta a Genova – in una gioielleria di via San Vincenzo – i tre, sempre con la stessa tecnica, avevano portato via un cosiddetto “rotolo”, contenente preziosi per un valore complessivo di 8 mila euro.
Gli investigatori del commissariato di Chiavari, attraverso la visione dei filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza delle gioiellerie, sono giunti all’identificazione dei tre soggetti, traditi da un tatuaggio sull’avambraccio della giovane donna: la scritta “Jason”. Da quel particolare è scaturita una complessa attività d’indagine che ha visto coinvolti numerosi uffici del Nord Italia: le squadre mobili di Genova, Milano e Lodi, il commissariato di Jesolo e quello di Viareggio.
Sono ancora in corso accertamenti per attribuire ai tre, tuti con precedenti per reati contro il patrimonio, episodi criminosi analoghi, compiuti in questa Provincia nei mesi passati. Intanto, sono stati accompagnati in carcere, in attesa di giudizio.