Genova. Una quarantina di persone hanno partecipato ieri pomeriggio a Genova, in Via Galata, alla tredicesima veglia delle Sentinelle in Piedi. Silenziosamente, hanno letto un libro per un’ora, “per una testimonianza pubblica per la famiglia e la verità sull’uomo”.
Qualche settimana fa, il tribunale di Genova ha disposto la registrazione all’anagrafe di due donne quali «mamme» nel certificato di nascita di una bambina. Contro tale decreto il Comune ha presentato ricorso.
Al riguardo, le Sentinelle in Piedi chiedono «che non venga istituzionalizzata una menzogna, poiché nessuno nasce da due donne! Il tribunale di Genova non imponga il falso nel certificato anagrafico di una bambina!», ha detto il portavovce nel discorso iniziale. «Che cosa diremo a questi bambini fra qualche anno, quando cresciuti verranno a chiederci perché abbiamo lasciato che venissero trattati come oggetti?».
«Intanto, sembra piacere anche alla maggioranza di centrodestra la proposta PD in Regione Liguria di distribuire preservativi gratis ai giovani fino ai 26 anni, per prevenire la diffusione dell’aids. Ma che prevenzione si fa se si incentivano alla radice i comportamenti a rischio? Che prevenzione si fa se si riduce l’amore, che è il desiderio più grande del cuore umano, ad atto sessuale? Che prevenzione si fa se si incentiva il rifiuto dell’apertura alla vita? Che dignità della donna è quella di essere trasformata in oggetto di consumo, con le inevitabili conseguenze del caso? Che cosa insegniamo ai giovani? In una tra le regioni più vecchie d’Italia, con un deficit demografico spaventoso, è questa l’urgenza per i nostri amministratori?», ha concluso il portavoce.