Genova. “Una gran buona notizia, peccato che il terzo valico sia stato bloccato per mesi e mesi, però oggi ci prendiamo la notizia positiva”. Così la segretaria della Cisl nazionale Annamaria Furlan, a margine del convegno “Vertenza Genova” che si svolge nel capoluogo ligure, commenta la notizia dell’avvio dei lavori del quinto lotto.
“Se così non fosse stato, come abbiamo più volte rimarcato al governo – ha spiegato – non solo si sarebbe bloccata un’opera indispensabile per questa città, per questa regione, per tutto il paese ma avremmo avuto migliaia e migliaia di disoccupati in più. Non c’è dubbio che si sia perso troppo tempo, questi blocchi fanno male al paese e fanno male alla crescita con quasi un milione di disoccupati in più che ci ha lasciato in eredità la crisi finanziaria.
Le opere infrastrutturali sarebbero un polmone occupazionale davvero importante – conclude – oltre che a rendere competitivo Il paese e ad aprirsi verso l’Europa”.
Un totale di oltre 25 miliardi di euro di ricadute economiche e più di 36 mila posti di lavoro tra diretti e indotto grazie alla realizzazione di sei grandi opere: Terzo Valico, Gronda, Nodo Ferroviario di Genova, Aurelia Bis a Savona, Aurelia Bis a La Spezia e naturalmente il Ponte Morandi: è quanto emerso dal dossier presentato questa mattina al Teatro Duse.
“Bisogna svolgere un’azione sindacale adeguata ai tempi, unendo alle manifestazioni di piazza anche i contenuti e le proposte se vogliamo avere un’interlocuzione efficace con la quale il sindacato riesca a farsi ascoltare dal governo – dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Il cantiere per la demolizione del ponte è partito, speriamo che non ci siano rallentamenti a causa di intoppi generati da prese di posizioni contenute nel decreto convertito in Legge. Ci auguriamo che il “via” dato nei giorni scorsi dal ministro Toninelli al TerzoValico sia definitivo e che porti ad accelerare i lavori. Manca lo sblocco dei lavori della gronda, opera assolutamente necessaria e strategica per sgravare il centro città dal traffico veicolare. C’è poco tempo, anzi, non ce n’è più. Siamo pronti ad offrire il nostro contributo in termini di proposte e contenuti. Faremo la nostra parte, abbiamo incontrato la prefetto ne i giorni scorsi alla quale abbiamo annunciato che consegneremo al Governo la nostra analisi dettagliata sul rapporto costi-benefici relativa a sei grandi infrastrutture liguri. Spiegheremo quale impatto positivo avrebbero sulla nostra economia e quali negatività scaturiranno dall’eventuale decisione dell’esecutivo di non dare seguito ai cantieri. Ma non è un assegno in bianco, non attenderemo a lungo. Su tutte e sei le partite presseremo il governo affinché nessuna di queste rimanga indietro”.
“Ne abbiamo parlato approfonditamente – aggiunge Maestripieri – ed è stata anche una bella occasione di incontro e di confronto con il popolo del lavoro della Liguria, oltre 600 delegati accorsi da tutta la regione, e insieme alla nostra segreteria generale Annamaria Furlan”.