Controlli

Sanità, protesi al seno ‘fuori normativa’. Viale: “Nessun rischio immediato”

Una marca utilizzata anche in Italia ha perso la marcatura CE

protesi al seno Pip
Foto d'archivio

Genova. “Non appena appresa la notizia, ho chiesto immediatamente rassicurazioni sulla salute delle pazienti e mi è stato riferito che non ci sono rischi immediati. L’attività di sorveglianza e monitoraggio, accompagnata anche da contatti diretti con le donne interessate, che saranno richiamate dagli specialisti, serve a garantire i migliori percorsi da intraprendere in futuro. Il sistema si è attivato tempestivamente, con specifici provvedimenti che sono già scattati”.

Così la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, in merito alla sospensione in tutti i paesi europei delle protesi della società Allergan. A seguito della comunicazione della ditta produttrice relativa alla sospensione della fornitura di protesi mammarie ed espansori tissutali per una richiesta imposta dall’agenzia regolatoria francese Ansm derivante dalla perdita della marcatura CE per tali prodotti, Alisa ha disposto il blocco delle gare per gli acquisti e degli utilizzi futuri, una comunicazione capillare alle strutture sanitarie liguri, l’avvio di un piano di sorveglianza e monitoraggio delle pazienti interessate.

Il Commissario straordinario Walter Locatelli ha convocato per il 3 gennaio prossimo una riunione del coordinamento delle cinque Breast Unit per fare il punto della situazione. “Le donne che avessero una protesi al seno – conclude Viale – devono stare tranquille e sapere che non c’è alcuna necessità di intervento immediato. Da giovedì prossimo le pazienti con le protesi della ditta in questione verranno ricontattate una per una dagli specialisti, per tutte le informazioni del caso”.

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