Le critiche

Ricostruzione ponte, Roppo (consulente Aspi): “Dl Genova non conforme a diritto costituzionale e diritto europeo”

Per il professore e avvocato "Aspi è sicuramente il gruppo che può garantire più celerità in ricostruzione"

Apre C.so Perrone dopo il crollo del Ponte Morandi

Genova. “Nel Decreto Genova non c’è molta celerità e probabilmente neanche molta legalità, evidentemente chi l’ha scritto aveva in mente forse priorità diverse dalla celerità e dal rispetto rigoroso della legalità”. Lo ha detto il professore e avvocato Vincenzo Roppo, consulente di Aspi per gli indennizzi connessi al crollo di ponte Morandi, al convegno ‘Opere pubbliche ed emergenza’, dove è intervenuto a titolo accademico.

“Il concessionario è sicuramente l’agente che più di qualunque altro soggetto è in grado di garantire velocità nella ricostruzione del ponte Morandi, che deve avvenire in casa sua, il concessionario ha la conoscenza della struttura e del contesto su cui si dovrà operare, nel nostro caso ha già elaborato progetti esecutivi e li ha doverosamente sottoposti all’Autorità pubblica concedente a cui spetta valutarli e approvarli. Aspi ha dichiarato una tempistica per la ricostruzione: nove mesi dalla disponibilità delle aree, presidiati da una penale di 20 milioni di euro per ogni mese di ritardo, in termini empirici la maggiore garanzia di celerità nell’esecuzione dei lavori”, dice Roppo.

Per il professore il sindaco e commissario per la ricostruzione del ponte Morandi, Marco Bucci, “circondato da valorosissimi consulenti legali dovrebbe considerare che il quadro della legalità non è solo quello segnato dal Decreto Genova, ma quello delle Norme Costituzionali e soprattutto dalle norme del Diritto Europeo, e potrebbe forse fare qualche riflessione” sull’esclusione di Aspi dalla gara per la ricostruzione del ponte Morandi.

Per Roppo ci sono elementi che “fanno dubitare della conformità tra molte norme del Dl Genova, con i principi costituzionali e le norme del diritto europeo”. “Nel nostro sistema se c’è una fonte interna, una norma di legge italiana, che è in contrasto con il diritto europeo, la norma interna va disapplicata automaticamente senza aspettare il giudizio di nessuna Autorità giurisdizionale”. Aspi fa sapere che Roppo si è espresso a titolo personale. 

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