Genova. Un protocollo tra prefettura di Genova e struttura del Commissario per la ricostruzione del viadotto sull’A10 per accertare, limitare e reprimere eventuali infiltrazioni della ‘ndrangheta e più in generale delle organizzazioni mafiose negli appalti e nei subappalti. Lo ha annunciato il prefetto di Genova Fiamma Spena aprendo i lavori di presentazione del rapporto di Libera su ‘Percezione e presenza delle mafie e della corruzione in Liguria’.
La bozza del protocollo è pronta e nei prossimi giorni sarà sottoposta al Commissario e poi sarà inviata al Viminale per l’approvazione. “Il protocollo – ha detto Spena – deve coniugare la celerità dell’iter senza che venga a mancare la necessaria attenzione per la prevenzione antimafia”.
Oltre al protocollo antimafia una grande attenzione anche alle norme anticorruzione grazie al ruolo affidato all’ex procuratore di Genova, Michele Di Lecce: “A me non compete adottare provvedimenti, ma mi sto adoperando affinché venga stipulato un accordo con la Prefettura rispetto ai controlli antimafia e anche con l’autorità nazionale anticorruzione per alcuni specifici atti. Ovviamente tutta l’attività anche preventiva partirà o si intensificherà con l’inizio delle attività, quindi dalle prossime settimane”.
“Si tratta – ha spiegato l’ex procuratore – di attuare i controlli previsti dalla normativa che vanno fatti sia prima che inizino i lavori ma, soprattutto, in corso di lavori, per evitare con i subappalti, le catene dei subappalti possa anche magari per attività di minore rilevanza economica di vicinanza o comunque di cointeresse di associazioni o di singoli vicini ad associazioni mafiose”.
Un lavoro che, in ogni caso, iniziarla dopo la scelta dei progetti, in fase di negoziazione. “on so nulla delle proposte e dei progetti – spiega – è il commissario che sceglierà. Quelli che sono i controlli preventivi li faremo sui destinatari, almeno su coloro che saranno interessati nella fase negoziale”.