Genova. Sarebbero decine i cavi degli stralli corrosi e privi di guaina protettiva trovati e analizzati durante la perizia in corso presso il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa) di Dübendorf, dove sono stati trasportati diversi blocchi di macerie per le analisi.
Il progetto originale prevedeva che il cavo posto a sostegno del ponte fosse rivestito con una guaina metallica. Analizzando i 17 detriti inviati da Genova, gli esperti svizzeri hanno invece notato che tale rivestimento era completamente assente, riferisce l’agenzia italiana Ansa.
L’assenza della guaina potrebbe avere influito, accelerandolo, il processo di deterioramento dei cavi, la cui corrosione potrebbe aver anche influenzato lo stesso calcestruzzo. Se questa perizia sarà confermata, agli inquirenti resterà da capire chi sapeva eventualmente di questa situazione, Autostrade per l’Italia e Spea su tutti, ma anche enti politici e amministrativi.
Il rapporto sui detriti sarà completato a metà gennaio, per poi essere confrontato con le perizie fatto in loco e su altri parti del ponte.