Genova. 350 contrassegni per disabili sequestrati lo scorso anno per uso improprio e una cinquantina che sono invece risultati completamente contraffatti. I numeri, resi noti dal sovrintendente capo della Polizia Locale di Genova, Albino Strada, a margine della premiazione degli agenti di polizia locale che si sono distinti nella tutela dei diritti delle persone disabili, mostrano un trend costante per quello che riguarda i “furbetti del contrassegno”.
Automobilisti che hanno diritto al posteggio riservato, perché accompagnatori di una persona disabile, ma che li utilizzano anche quando non ne hanno la necessità. Nella maggior parte dei casi rilevati dagli agenti si tratta di un uso spregiudicato, che non può essere giustificato dalla non conoscenza delle regole.
“Si tratta di un utilizzo consapevole – spiega – anche perché, nel momento in cui il disabile non è a bordo del veicolo, il contrassegno non si può utilizzare. Il tagliando, infatti, deve essere usato sempre e solamente alla presenza del titolare sennò si tratta di un abuso che porta al sequestro”.
Il nuovo modello adottato dal Comune di Genova, il cosiddetto Cude, ha, comunque, agevolato notevolmente l’attività di controllo rispetto a quelli del passato e ne ha imitato anche la contraffazione. “A questi numeri si devono aggiungere anche quelli dei contrassegni sottoposti a sequestro penale, ovvero quelli che sono stati contraffatti. L’introduzione del nuovo modello ha, comunque, semplificato i controlli, grazie alla presenza di un ologramma anticontraffazione che permette di distinguere, immediatamente, un contrassegno autentico da uno falso o fotocopiato”.