Niente unanimità

Ordinanza anti alcol, la Lega la vuole solo a Cornigliano ma anche Sestri Ponente ha bisogno dei divieti

Massimo Romeo, lista Il prossimo medio ponente in municipio: "Abbiamo proposto l'estensione del provvedimento ma ci è stato detto di no, assurda presa di posizione"

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Genova. Scoppia il caso dell’ordinanza anti alcol nel municipio Medio Ponente. Contrasto tra Lega e centrosinistra su una mozione, proposta dal Carroccio, per attivare un divieto al consumo di alcolici dalle 12 alle 8 del giorno successivo, esclusivamente nella zona di Cornigliano, sulla falsa riga di quanto accade in altre aree “critiche” della città (centro storico, Sampierdarena, Certosa).

La mozione non è stata votata dalla lista civica “Il prossimo medio ponente” e dal Pd che invece vorrebbero che l’ordinanza in questione venisse estesa ben oltre i confini di Cornigliano, in particolare in un “perimetro di ferro”, molto problematico sul fronte del degrado, che interessa alcune vie e piazze di Sestri Ponente: la zona attorno all’ingresso di Fincantieri, mercato del Ferro, via Puccini, piazza Monte Santo e piazza Aprosio.

“Abbiamo chiesto di poter emendare il documento della Lega ed estendere l’ordinanza a tutto il municipio, Sestri Ponente compresa, così da votarla all’unanimità”, spiega Massimo Romeo, vice presidente del Municipio e assessore al Territorio. La mozione è stata approvata invece, oltre che dalla Lega, anche da M5S, Vince Genova e Forza Italia. Il Pd si è astenuto. “Che così hanno sostenuto il fatto che a Sestri Ponente non vi è la stessa emergenza presente a Cornigliano sul tema dell’alcol”, prosegue Romeo. Il gruppo “Il prossimo medio ponente” ha chiesto anche un implemento a Sestri Ponente delle forze di polizia locale.

Al prossimo consiglio municipale il centrosinistra presenterà una nuova mozione chiedendo l’estensione dell’ordinanza ad alcune zone di Sestri Ponente. “Chi fa pubblica amministrazione – conclude Romeo – dovrebbe tenere conto di motivazioni più generali e non solo di alcuni interessi localistici, non capiamo davvero perché non si sia voluto estendere la possibilità di un intervento utile alla collettività, in passato abbiamo svolto anche alcuni sopralluoghi con l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino e gli abbiamo mostrato dal vivo le problematiche del quartiere”.

L’ordinanza anti-alcol, ad ogni modo, prima di diventare realtà, dovrà essere elaborata e proposta dalla giunta comunale.

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