Genova. La Sampdoria è ancora convalescente, nonostante i quattro gol rifilati al Bologna. Ne è consapevole Marco Giampaolo: “Oggi bisognava vincere, cosa significa? Ci devi mettere contenuti, tanta personalità, credere in quello che fai, perché le sconfitte minano le certezze”. Il mister difende la propria filosofia calcistica: “Se sei aggrappato a un canovaccio, se lavori su certe cose da due anni e mezzo a questa parte, quello dovrebbe salvarti”.
Giampaolo fa i complimenti ai suoi: “Sono stati bravi a non disunirsi dopo l’1-1, abbiamo trovato una grande serata di Quagliarella, Caprari e Ramirez. Gli attaccanti si sono mossi bene, Ramirez quasi non ha fatto il trequartista – puntualizza – con le difese a tre giochiamo spesso così, ma se non hai qualità e dribbling non funziona, ma anche pressare alto”. Se i tre davanti sono piaciuti molto a Giampaolo, quello che invece non ha apprezzato troppo è stato il possesso palla inferiore al Bologna: “Non mi è piaciuto, la filosofia non accetta compromessi. Ma anche questo dipende dal momento, possiamo e dobbiamo far meglio”.
Un giudizio sulla prestazione di Vieira: “Aveva fatto molto bene a Roma, si è ripreso dopo aver sbagliato qualcosa all’inizio. È sveglio, deve capire ancora tante cose. A Roma aveva meno responsabilità, conta il momento ed era diverso rispetto a stasera”.
Quagliarella ha superato Roberto Pruzzo nella classifica marcatori di tutti i tempi: 134 reti, settimo marcatore all time per la Sampdoria. Ormai non ci sono più aggettivi per lui: “Fabio è in crescendo – dice Giampaolo – gioca grandi partite quando rincorre gli altri, si carica di inerzia positiva che lo mette in condizioni di far gol. Col Genoa ci ha tenuto in piedi, ha fatto il capitano. Noi dipendiamo dalla qualità delle sue prestazioni”.
Poco tempo per pensare, martedì c’è la Coppa Italia con la Spal e Giampaolo si concede una battuta: “Faccio turnover e se perdo è colpa mia”.