Genova. La Compagnia di San Paolo e la Fondazione per la scuola, ente strumentale della stessa compagnia, finanzieranno con 175 mila euro una serie di progetti per la Genova colpita dal crollo di ponte Morandi e dedicati in particolare alla fascia di popolazione tra gli 0 e i 18 anni.
“Abbiamo voluto dare il nostro contributo non in una fase emergenziale ma coordinandoci con il Comune di Genova – dice il segretario generale della Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi – e ci siamo resi conto che era importante supportare i bambini e gli adolescenti e non solo quelli della zona rossa, ma anche delle aree limitrofe”.
I progetti avranno una durata di 12 mesi, a partire da questo dicembre, e riguarderanno una delegazione, la Valpolcevera, che raccoglie la popolazione più giovane della città, quella con il reddito più basso e con il tasso più alto di dispersione scolastica. Il piano si chiama “Ricostruire non basta: ripensiamo il futuro”. Con i fondi della Compagnia San Paolo e attraverso il consorzio Agorà si porteranno avanti laboratori creativi per bambini e genitori, incontri di supporto alla genitorialità, attività extra-scolastica e di aiuto nello studio, percorsi di cittadinanza attiva, avviamento al lavoro e animazione sul territorio.
Tra i progetti “Esploratori”, un modo per far conoscere ai minori sfollati i nuovi quartieri dove sono andati a vivere con le loro famiglie o “Story teller”, per cui i ragazzi realizzeranno un documentario sulla loro esperienza. “La sinergia con la Compagnia di San Paolo – afferma l’assessore allo Sviluppo economico del Comune Giancarlo Vinacci – è qualcosa su cui puntare anche per gli anni a venire, perché lo sviluppo di Genova passa anche attraverso le iniziative culturali e sociali”.