Genova. Un esposto contro la struttura commissariale della ricostruzione di Ponte Morandi è stato depositato questa mattina presso la procura di Genova. A presentarlo un gruppo di proprietari delle case di via Porro, sotto il ponte Morandi, non residenti nelle abitazioni, contrariati per come si stanno portando avanti le pratiche dell’acquisizione degli immobili da parte della struttura commissariale stessa.
“I rogiti sono stati parzialmente modificati per venire incontro alle nostre richieste – afferma uno dei loro portavoce, Luca Pittaluga – ma continuiamo a non vederci chiaro, inoltre ci sono delle difformità tra le stime dei periti sulle metrature”.
I proprietari non residenti contestano, soprattutto, il fatto che la legge di conversione del decreto Genova, oltre agli indennizzi stabiliti per metro quadro, assegni loro anche 45 mila euro di Pris per l’interferenza dei cantieri e 31 mila di immediato sgombero, ma la struttura commissariale, basandosi su un parere dell’avvocatura di Stato, ha invece assegnato queste ultime due voci agli inquilini degli stessi appartamenti.
La procura, secondo quanto raccontato dai proprietari, ha registrato l’esposto con procedura d’urgenza. “Ancora da valutare il reato che si potrebbe configurare”, dice Pittaluga. La fase dei passaggi di proprietà delle case deve concludersi entro il 20 dicembre altrimenti si passerà agli espropri, che prevedono un taglio del 10% degli indennizzi.