Genova. C’è forte preoccupazione tra gli sfollati di ponte Morandi per i tempi strettissimi imposti per le pratiche di cessione degli immobili alla struttura commissariale, passaggio che deve concludersi entro il 20 dicembre. Oltre quella data, infatti, sarà necessario mettere in atto degli espropri che però, in base alla legge di conversione del decreto Genova, prevedono una decurtazione del 10% degli indennizzi. Il comitato di sfollati di via Porro e Del Campasso ha chiesto al sindaco-commissario Marco Bucci di intervenire per dirimere una serie di problematiche che mettono a rischio i rimborsi destinati alle famiglie.
“I tempi sono strettissimi – si legge nel messaggio del comitato – ma esistono problematiche non risolte relative sia al calcolo delle metrature degli appartamenti sia al mancato riconoscimento di una precisa categoria di inquilini, ovvero gli sfollati dimoranti in comodato d’uso gratuito non registrato, come aventi diritto alle indennità relative al Pris e all’accelerato sgombero”.
In questi giorni i proprietari delle abitazioni sono stati contattati dai notai che stanno collaborando con la struttura commissariale per le pratiche di vendita, ma a poco più di nove giorni dalla scadenza prevista “si riscontrano ancora troppi scollamenti – concludono i comitati – e i notai non hanno ricevuto tutte le debite istruzioni per affrontare ogni possibile casistica”.
Oltre alle problematiche sottolineate dal comitato di via Porro e via Del Campasso c’è quella di un altro comitato, quello dei proprietari non residenti, che sta valutando di non firmare i contratti di cessione degli appartamenti perché il parere dell’avvocatura di Stato individua il pagamento del Pris e dell’immediato sgombero, in tutto 80 mila euro, agli inquilini e non ai proprietari stessi.