Capodanno

Botti vietati, l’ordinanza che ‘smentisce’ il Consiglio comunale. I consigli per aiutare i nostri animali domestici

Il divieto va in direzione opposta a quanto bocciato dalla maggioranza nell'ultima seduta dell'assemblea cittadina

Fuochi aids de ferrari
Foto d'archivio

Genova. Botti sì, botti no. Come ogni anno puntuale si ripresenta la questione che come spesso accade divide in due la città. Ma non solo: anche le istituzioni cittadine sono ‘confuse’, con un voto contrario al divieto arrivato nell’ultimo consiglio comunale, ‘smentito’ dall’ordinanza comunale delle ultime ore. Ecco una nuova sfumatura del Giano bifronte, fondatore mitologico della nostra città.

Sì perché nell’ultima seduta in sala rossa l’assemblea ha bocciato una mozione dell’opposizione, targata M5s, che chiedeva di vietare i botti in città per preservare sicurezza e salute degli animali domestici. Bocciatura che è arrivata grazie ai voti compatti della maggioranza. Botti sì.

Ma poi arriva l’ordinanza per la notte di San Silvestro, dove, oltre alle disposizioni su alcol, spray al peperoncino e contenitori di vetro, arriva anche quello che vieta, su tutto il territorio comunale, i fuochi d’artificio in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico. Botti no.

Una ‘schizofrenia’ che segue la confusionale nazionale sulla materia, dove una circolare del ministero (anno 2016) aveva ricordato l’impossibilità delle amministrazioni comunali di procedere con ordinanze sulla materia, mentre lo stesso codice penale, nell’articolo 703, vieterebbe di ‘sparare’. Ma siamo in Italia, e si sa che le eccezioni sono la regola, e le regole fanno eccezioni.

Inoltre il dispositivo è arrivato in extremis tanto da risultare difficilmente applicabile e, soprattutto, controllabile: gli appassionati e i ‘forzati’ del ‘trik e trak’ avranno già fatto scorta e riempito la ‘Santa Barbara” e difficilmente rinunceranno a questo punto a festeggiare col botto, mentre chi si è lasciato l’ultimo momento per dotarsi di fuochi vari non è detto che venga raggiunto dalla notizia del divieto.

Ergo anche per quest’anno bisognerà correre ai ripari per tutelare la salute dei nostri amici a quattro zampe, spesso vittime della notte dei botti. Ecco qualche consiglio suggerito dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani).

I cani, in virtù del loro sviluppato senso dell’udito, sono i più esposti, e per loro la notte di capodanno è spesso un inferno, con tanto di crisi di nervi, fughe e malori. Per questo motivo i veterinari consigliano di non lasciarli in giardino, sul balcone o vicino ai luoghi in cui vengono fatti esplodere i petardi.

Non lasciarli da soli, così da evitare eventuali incidenti causati dalla paura. Basterà far sentire loro la propria presenza senza essere troppo premurosi, visto che l’eccesso di coccole e di attenzioni potrebbe essere interpretato come la spia di una situazione pericolosa.

Una strategia potrebbe essere quella di attutire il più possibile i rumori provenienti dall’esterno alzando il volume del televisore, chiudendo porte e finestre. Bene è lasciare che si rifugino dove meglio credono, concedendo loro la possibilità di nascondersi in luoghi generalmente proibiti.

Evitare inoltre di portarli fuori nei momenti clou tra San Silvestro e Capodanno. Qualora decidessi di uscire, tienili saldamente al guinzaglio nei giorni per evitare fughe improvvise determinate dai botti.

Anche per i gatti, talvolta meno sensibili, si possono usare le medesime strategie: dare loro un rifugio sicuro ma senza rinchiuderli, lasciandogli un accesso ad altri luoghi sicuri della casa. Chiudere o coprire le finestre per evitare che si vedano esplosioni di luce, accendendo la radio per attutire i rumori.

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